Dopo anni e anni di ricerche è stata riempita la casella della tavola periodica corrispondente al numero 117. Ora si tratta di dare un nome al nuovo elemento: su Twitter le proposte.
NOTIZIE – Il 118 c’era già da qualche anno, ed è l’atomo più pesante finora noto. Ora anche il suo fratello più leggero è stato creato irraggiando un bersaglio di berkelio con un fascio di ioni di calcio. Oltre a riempire un buco della tavola periodica, questa scoperta è un ulteriore fattore a sostegno dell’esistenza dell’isola di stabilità di cui OggiScienza aveva parlato a proposito della misura della massa dell’elemento transuranico nobelio. Quest’isola, la cui esistenza è ancora incerta, dovrebbe essere costituita da un gruppo di elementi superpesanti i cui nuclei sarebbero molto stabili.
Per mettere insieme una quantità sufficiente di protoni di berkelio, che è estremamente difficile da produrre, ci sono voluti 250 giorni di lavoro del High Flux Isotope Reactor che si trova nei laboratori di Oak Ridge nel Tennessee. Poi altri 90 giorni per purificare gli atomi ottenuti e infine 320 giorni per aspettare il decadimento…
Poi il berkelio è stato trasformato in una lastra sottilissima dagli scienziati del Research Institute of Atomic Reactors a Dimitrovgrad in Russia, e infine a Dubna, nel Joint Institute for Nuclear Research (JINR) i più bravi del mondo a sintetizzare elementi superpesanti, dove la sottile lastra è stata irrorata con un getto di ioni di calcio 48 per 5 mesi. I prodotti delle reazioni sono stati raccolti da una serie di rivelatori: tra le migliaia di eventi potenzialmente pertinenti i fisici hanno identificato solo sei atomi 117. È questo quanto riportato nell’articolo pubblicato venerdì scorso 9 aprile sulla rivista Physical Review Letters, che alla scoperta ha dedicato anche la copertina http://prl.aps.org/abstract/PRL/v104/i14/e142502.
La catena di decadimenti ha prodotto elementi con numeri 115-113-111 e così via fino a 105, tutti già prodotti in precedenza ma mai con un così alto numero di neutroni: questo fatto sembra confermare che gli elementi diventino più stabili man mano che si avvicinano al numero magico di neutroni che caratterizza l’eventuale isola di stabilità.
Su Twitter le proposte per dare un nome alla nuova creatura.