SALUTE

Una malattia da riconoscere

L’endometriosi ha intaccato le ovaie, le tube, l’utero, l’intestino, i reni… ma al cuore non può arrivare… e chi soffre può amare meglio – Veronica Prampolini

LA VOCE DEL MASTER – Il 18 aprile, nell’ambito del festival Le voci dell’inchiesta di Pordenone, si è svolta la tavola rotonda dal titolo «Una sconosciuta silenziosa, identikit di una malattia sociale non riconosciuta: l’endometriosi». Una patologia complessa e altamente invalidante, di cui si sa ancora troppo poco. Tre milioni le donne malate in Italia. Una su otto.

Originata dalla presenza anomala dell’endometrio, il tessuto che riveste la parete interna dell’utero, in altri organi come ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino, l’endometriosi provoca sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze e infertilità. «È da cinque anni che ci battiamo per farla riconoscere come malattia sociale» ha detto Sonia Manente presidente dell’Associazione Endometriosi FVG, presente al festival assieme all’AIE Associazione Italiana Endometriosi e al Progetto Endometriosi Nordest, Associazione APE Onlus. Ma cosa significa convivere con questa malattia sconosciuta?

Silvia ci racconta la sua storia.

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