Secondo indiscrezioni giornalistiche, nella manovra finanziaria sarebbero spazzati via enti di eccellenza quali l’Indam, l’Inaf, l’Ogs. Considerati “inutili” sprechi di denari
POLITICA – Nella manovra finanziaria da 24 miliardi di euro appena varata dal governo, la ricerca scientifica esce a brandelli. Massacrata da tagli che stavolta non si limitano a ridurre all’osso i finanziamenti. Sarebbe arrivato il colpo di grazia. Secondo quanto riportato questa mattina dal Corriere della Sera e ripreso dal Post.it, nella manovra sarebbe stata decisa l’eliminazione di enti pubblici definiti “inutili”, tra i quali: l’Istituto nazionale di alta matematica (Indam), l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), l’Istituto di Oceanografia (Ogs),Geofisica (Ingv?). Sarebbe l’ecatombe di alcune delle punte di diamante della ricerca scientifica italiana con i migliori risultati in termini di produttività e pubblicazioni. Poche, lapidarie, parole riferite sul quotidiano spazzerebbero via l’eccellenza del paese. Liquidata con l’aggettivo più sprezzante: “inutile”.
Secondo la fonte del Corriere, “il personale (degli enti pubblici, ndr) viene ricollocato, mentre contrattisti a termine, consulenti e borsisti vanno a casa. I risparmi di questa soppressione finanzieranno le missioni di pace all’estero.” Si uccide la ricerca, e si mandano i risparmi ai soldati in Afghanistan? Abbiamo capito bene?
La notizia è così incredibile che si fa fatica a prenderla per vera. Eppure, il ministero delle Finanze, interpellato a riguardo avrebbe confermato la scelta senza tuttavia specificare la lista nera degli enti che saranno mandati al macero. Gli istituti di cui sono trapelate le indiscrezioni di chiusura sono in subbuglio. “Non ne sapevamo niente… non è possibile, ci stanno passando sopra la testa… Siamo un ente non efficiente, efficientissimo. Non abbiamo mai sprecato una risorsa e destinato tutto ciò che abbiamo alla ricerca”, dicono con sgomento all’Indam nel momento in cui apprendono la notizia. In queste ore regna la confusione più totale, nessuno degli enti interpellati era informato di una decisione tanto radicale. Per il momento, sembra solo che l’INGV dovrebbe diventare un ente strumentale della Protezione Civile.
Si attendono chiarimenti e aggiornamenti nelle prossime ore. Si spera nella rettifica di quello che appare, a prima vista, come un mastodontico errore. Sia per le modalità (non c’è stata nessuna discussione preliminare, è pura follia alzarsi una mattina e decidere di eliminare a tavolino enti così imponenti e radicati, dove lavorano migliaia di scienziati), sia per la scelta in sé di risanare le disastrate casse dello Stato cancellando i centri di ricerca.