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La crème

Dal nome, Tutto Scienze della Stampa non promette una caccia abbondante, eppure Telegraph Cove ci ha trovato due branchi eccezionali

IL PARCO DELLE BUFALE – Il 26 maggio, con svarioni ripresi da un giornale americano dell’ala detta Tea Party del partito repubblicano, Gabriele Beccaria intervista Habibullo Abdussamatov, definito la “crème della climatologia”  insieme agli altri relatori della conferenza sul clima organizzata a Chicago dall’istituto Heartland. Con la massima riverenza, l’inviato della Stampa riporta la profezia dell’astronomo russo: entro il 2014 inizierà un’era glaciale dovuta al minimo dell’attività solare. E’ certo sebbene l’esperimento Astrometria che dovrebbe osservare la transizione resti da costruire e da installare sulla stazione spaziale.

Il 2 giugno, Gabriele Beccaria. intervista un altro esponente della “crème”:  Don Easterbrook, il quale annuncia che siamo già entrati nell’era glaciale. Sempre in base al minimo di attività solare e con l’aggiunta dell’oscillazione decennale del Pacifico, nel marzo 2009 il geologo americano aveva già previsto per l’estate dello stesso anno gelate estive che distruggevano i raccolti statunitensi, come puntualmente non è avvenuto. A conferma del proprio modello di previsione, a maggio ha  presentato a Chicago questo capolavoro d’inventiva:

easterbrooktemps.png

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RSS-MSU = variazioni rispetto alla linea base, per convenzione 0° C sull’asse delle temperature, misurate dai Remote Sensing Systems della NASA e dalle Microwave Sounding Units della NOAA. Curva celeste = medie mensili; curva blu = medie  annue; riga verde= tendenza climatica. Fonte.

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Si capisce che Gabriele Beccaria sia rimasto folgorato: per ottenere un declino con 2 variazioni inferiori alla media su 96 ci vuole un genio.

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