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Credibilitometro

IL CORRIERE DELLA SERRA – In un’articolo anticipato on line dai Proceedings of the Natipnal Academy of Science, Bill Anderegg, Jim Prall, Jacob Harold e Stephen Schneider calcolano con una serie di statistiche la” credibilità scientifica” di 1.200 e passa ricercatori che sono intervenuti in pubblico, o firmano appelli a proposito del clima:

il 97-98% degli scienziati che pubblicano attivamente concordano con le basi del cambiamento climatico da attività umane, così come riferite dall’Ipcc; la competenza e la preminenza dei non convinti sono sostanzialmente inferiori a quelle dei convinti.

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E’ un’ approssimazione, scrivono gli autori consapevoli della differenza tra quante volte sono citati in media gli articoli di uno scienziato e il loro merito intrinseco. Per chi volesse rifare i calcoli,  Jim Prall ha messo i materiali grezzi sul suo sito, compresa una comoda tabella interattiva per ogni scienziato preso in considerazione. Roger Pielke Sr., l’unico tra quelli definiti “scettici” ad avere un’ottima posizione per competenza, precisa su Science che l’aggettivo non gli si addice. Ritiene che i colleghi non valutino correttamente gli effetti di aerosol, fuliggine e uso diverso delle terre e non è affatto scettico sul contributo delle nostre attività al riscaldamento globale.

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