Chi può contare su una rete di relazioni sociali ha il 50% di probabilità di vivere di più rispetto a chi soffre la solitudine.
CRONACA – Proprio vero che chi trova un amico trova un tesoro. Esser circondati di amici e familiari con cui condividere esperienze, interessi e tempo libero fa bene allo spirito ma anche alla salute. Secondo una ricerca della Brigham Young University le relazioni sociali rientrano nella “short list” dei fattori che più incidono sulla probabilità di vivere o morire. Julianne Holt-Lunstad e Timothy Smith hanno calcoltao in un articolo su Plos Medicine che una buona rete di rapporti interpresonali aumenta del 50% le chances di lunga vita. Viceversa, la solitudine logora il fisico e accorcia l’esistenza. È un “male” equivalente a fumare 15 sigarette al giorno o essere alcolizzati, che provoca più danni della sedentarietà ed è due volte più nocivo dell’obesità.
Lo aveva intuito già Aristotele che siamo esseri sociali per natura, fatti per stare insieme agli altri e non per vivere da soli. Ma finora l’effetto non era stato misurato come fattore di rischio di mortalità. Per stimare il peso dell’amicizia sullo stato di salute, i ricercatori hanno ripescato e analizzato nel complesso i dati di 148 studi longitudinali in cui si misurava la frequenza delle interazioin umane in rapporto alle condizioni di salute per almeno sette anni.
I dati, secondo i ricercatori, non lasciano adito a dubbi: le amicizie influenzano positivamente la salute. Un abbraccio o una parola dolce in un momento difficile, una risata in compagnia, il piacere di fare attività insieme sono vere e proprie medicine. Ci sarebbe anche un aspetto pratico: avere più amici significa avere più persone che “vigilano” sulla nostra salute, aiutandoci a prevenire con maggior facilità i rischi di incidenti o malattie. “L’effetto – specificano i ricercatori – non è limitato agli anziani. Le relazioni sociali proteggono a tutte le età”.