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Marco Polo 2010: Conclusa la tappa in Georgia

Conclusa la prima tappa del viaggio, il gruppo ha lasciato la Georgia per approdare in Azerbaijan. Campionate circa 150 persone e svolte attività di educazione sensoriale.

MARCOPOLO2010 – La prima fase del viaggio Marco Polo 2010, il progetto scientifico itinerante partito da Trieste lo scorso 17 luglio con l’obiettivo di analizzare le caratteristiche genetiche, culturali e di salute di popolazioni affacciate sulla Via della Seta, si è conclusa. Il gruppo, composto da scienziati e addetti alla comunicazione della scienza, ha lasciato la Georgia per spostarsi in Azerbaijan.

In Georgia La prima tappa è stata Tbilisi, la capitale della Repubblica Presidenziale della Georgia, città che ospita 11 comunità di cibo di TerraMadre e dove Slow Food opera in qualità di “catalizzatore” di energie e progetti per creare un futuro sostenibile per il paese: dalle campagne di sensibilizzazione per la raccolta differenziata all’ecoturismo alla valorizzazione delle specificità alimentari. A Tbilisi lo staff di TerraMadre e i genetisti hanno proposto alle comunità di partecipare a test di educazione sensoriale, una sorta di palestra per allenarsi alla degustazione dei prodotti dal punto di vista organolettico e sensoriale. Il viaggio ha condotto il gruppo nella regione dell’Imereti, a 4 ore di distanza dalla capitale, a Nakhshirgele, dove è insediata una comunità di produttori di vino.

È iniziata anche il lavoro di campionatura. Circa 150 persone nelle comunità della Georgia sono state sottoposte ad alcuni test genetici, tra cui quello del gusto per verificare i legami fra i gusti e genetica. In ogni individuo, la percezione dei quattro sapori fondamentali (aspro, salato, dolce, amaro) è legata anche a fattori genetici. In particolare per l’amaro, utilizzando una cartina da appoggiare sulla parte anteriore della lingua che contiene concentrazioni note di una sostanza amara chiamata PTC, è possibile distinguere tre gruppi di individui: i taster ovvero quelli che hanno una percezione molto elevata e che in genere allontanano subito la cartina spesso con repulsione, i medium taster e i non taster ovvero quelli che percepiscono molto poco o per nulla l’amaro. Questa diversa capacità percettiva è un tipico carattere genetico ereditario.

Nel video la signora è evidentemente un tester: la sua faccia disgustata è un chiaro indice che percepisce il gusto amaro molto intensamente e subito allontana la cartina dalla lingua.

Oggi cominciano le attività in Azerbijan: ieri venti ore di macchina, su strade probabilmente non proprio confortevoli, e oggi dieci per raggiungere prima Baku e poi Ismailly.

Per aggiornamenti quotidiani rimandiamo al blog della spedizione.

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