La scrittura araba è notevolmente più complessa da imparare rispetto alla nostra, e avviene a un livello cognitivo diverso, senza il coinvolgimento dell’emisfero destro.
NOTIZIE – Contrariamete a quanto avviene per i nostri caratteri di scrittura, e anche quelli ebraici, l’emisfero destro — quello in cui sono maggiormente concentrate le competenze spaziali e globali — non è implicato nelle prime fasi di apprendimento della scrittura araba. Questa osservazione è stata pubblicata sulla rivista Neuropsychology da Zohar Eviatar e Raphiq Ibrahim.
I caratteri arabi sono estremamente complessi: molti simboli piuttosto simili rappresentano una grande varietà di suoni e lo stesso suono può essere rappresentato in modi diversi. Per comprendere correttamente, il lettore deve fare attenzione al numero di punti e all’inclinazione di certe linee. Gli studi accumulati negli ultimi decenni hanno dimostrato che l’apprendimento della scrittura araba è notevolmente più difficile di quello di altri tipi di scrittura come il nostro, e ora i due scienziati delle’Università di Haifa hanno dimostrato che il processamento a livello cognitivo è qualitativamente diverso.
Per gli altri tipi di carattere infatti nei primi stadi di apprendimento, l’emisfero destro è importante, probabilmente per imparare l’aspetto grafico delle lettere. Nel caso della scrittura araba invece non sembra essere utilizzato.
Eviatar e Ibrahim hanno comparato la velocità di lettura nella lingua madre in bambini e adulti di madrelingua inglese, ebraica e araba e anche la velocità di comprensione delle tre lingue da parte di madrelingua arabi. I risultati dimostrano che l’apprendimento dei caratteri arabi provoca un sovraccarico percettivo. Questi risultati suggeriscono che gli insegnanti di questa lingua devono adottare tecniche specifiche per l’insegnamento della scrittura, specialmente per i bambini con difficoltà di apprendimento.