Chi vuol diventare papà farebbe bene a smettere di fumare: è dimostrato che le sigarette danneggiano la fertilità maschile e rendono più difficile il concepimento.
SALUTE – Uomini, siete avvisati: se volete un figlio lasciate perdere le “bionde” o il vostro desiderio di paternità potrebbe andare a farsi benedire, e non certo per una sfuriata di gelosia. Ogni boccata di fumo riduce a poco a poco la capacità riproduttiva maschile e aumenta il rischio di infertilità. Ad accendere i riflettori sugli effetti delle sigarette per gli aspiranti papà è uno studio appena pubblicato su Human Reproduction, che fa il paio con un’altra ricerca dedicata ai danni del fumo in gravidanza.
Mentre è arcinoto che la nicotina sia un veleno per le future mamme, soprattutto per il nascituro che ne subisce l’esposizione, è ancora sottovalutato (almeno nella percezione comune) il peso che il fumo può avere sul maschio prima del concepimento. Mohamed Hammadeh, a capo del laboratorio di riproduzione assistita del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università del Saarland, in Germania, e i suoi colleghi hanno mostrato in che modo le sigarette danneggiano gli spermatozoi analizzando per la prima volta specifiche proteine, chiamate protamine, nello sperma di un gruppo di forti fumatori (oltre 20 sigarette al giorno). Le protamine svolgono un ruolo importante nello sviluppo dello sperma: sono infatti coinvolte nel processo che regola la formazione dei cromosomi durante la divisione cellulare (servono per la corretta condensazione della cromatina, la combinazione di Dna e proteine da cui prendono forma i cromosomi) e hanno un effetto sulla fertilità maschile.
Ebbene, rispetto a uomini che non avevano mai acceso una sigaretta, nel primo gruppo sono state riscontrate concentrazioni di protamine P1 e P2 più basse del 14%. “Questo significa – scrivono gli studiosi – che gli spermatozoi dei fumatori soffrono di carenza di protamina, e questo potrebbe essere un motivo di infertilità”. Bassi livelli di cromatina sono infatti associati a minori chance di fecondazione naturale o assistitita e a maggior incidenza di aborto.
Nei fumatori accaniti i ricercatori hanno anche trovato un rapporto sballato tra le due proteine: “Normalmente, in un uomo fertile, il rapporto è di 1:1. Ogni oscillazione da questa posizione di equilibrio apre la strada a una qualche forma di infertilità. Nei forti fumatori abbiamo trovato livelli significativamente maggiori di P1 rispetto a P2”, ha detto Hammadeh. Altri effetti nocivi delle sigarette riguardano il danno ossidativo, in termini di radicali liberi, sugli spermatozoi.
Nell’altra ricerca, quella dedicata alle donne incinte, i ricercatori diretti da Claus Yding Andersen dell’University Hospital of Copenhagen, in Danimarca, hanno scoperto che se la mamma fuma col pancione, in particolare nel primo trimestre di gravidanza, quello critico per la formazione degli organi (genitali compresi), nel feto in via di sviluppo si riduce drasticamente il numero di cellule germinali (quelle che danno origine agli ovuli nelle femmine e agli spermatozoi nei maschi) e di cellule somatiche (quelle che formano ogni parte del nostro corpo). Tanto che i ricercatori ritengono che questo potrebbe avere effetti negativi addirittura sulla fertilità del bambino nella sua vita futura.
Spesso, per il bene del bambino, le donne fumatrici dicono addio al pacchetto quando intendono programmare una gravidanza o quando restano incinte. Anche i partner dovrebbero ragionare nella stessa ottica.