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Era glaciale park

NOTIZIE – Visionario o genio? Sergey Zimov (in origine fisico quantistico) sta cercando di reintrodurre la fauna originaria dell’era glaciale in un’ampia zona della Siberia. Lo scopo? Fermare il riscaldamento globale.

Dal 1989, Zimov sta reintroducendo la fauna tipica del tardo Pleistocene nei pressi della Stazione Scientifica del Nordest. I primi a essere reintrodotti sono stati 40 capi di cavallo della Yakuzia. Poi sono venute le alci  e il bue muschiato. Anche la renna si trova nel parco. Zimov spera un giorno di portare qui anche il bisonte canadese. Delle specie reintrodotte quella dei cavalli selvatici sembra ormai in equilibrio, e ogni anno il numero di capi sta crescendo.

Il progetto ambizioso è quello di riportare la zone (una volta popolata anche dal mammuth e dalla tigre dai denti a sciabola) in perfetto equilibrio grazie anche alla presenza di predatori: tigre siberiana, lupi e forse addirittura il leopardo. Lo scienziato crede che la fauna originaria sia stata distrutta dall’eccessivo sfruttamento dei cacciatori neolitici.

La presenza di erbivori secondo Zimov, riporterebbe nella tundra il manto erboso ormai perso. Questo riporterebbe il terreno in equilibrio (grazie alla fitta rete di radici) impedendo lo scioglimento del permafrost. In estate infatti il continuo brucare favorirebbe il rinnovamento dell’erba, e in nella stagione invernale gli zoccoli degli animali manterrebbero la neve molto compressa, impedendogli di immagazzinare aria all’interno delle coltre, aria che funge da isolante e mantiene il terreno più caldo.

Los scioglimento del permafrost, che oggi come oggi sta procedendo in maniera progressiva rischia infatti di riversare nell’atmosfera fino a 100 miliardi di tonnellate di anidride carbonica solo nel prossimo secolo.

Il parco si estende per circa 160 chilometri quadrati ed è circondato da altri 600 chilometri quadrati di territorio selvaggio. Nel mezzo del parco si trova una torre alta 32 metri che ospita una stazione di rilevamento per il metano, l’anidride carbonica e l’umidità, i cui dati vengono inviati alla National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti.

 

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.