CRONACA – Sabato è il compleanno di Charles Darwin, le iniziative sono molte. Per trovare quella più vicina, rimandiamo all’elenco continuamente aggiornato dagli amici di Pikaia. Ne segnaliamo solo una a Milano con un partecipante inatteso, e una a Roma alla quale il pensiero darwiniano fa da sfondo.
Per grandi e piccini
Come al solito, il Museo di storia naturale di Milano pensa che la nascita di Darwin sia avvenuta su tre giorni e inizia a celebrare domani l’Evolution Day con un bel programma sui “Grandi esploratori” dell’evoluzione e della biodiversità. Per chi non riesce a venire, la tre giorni è mandata in diretta streaming su www.scienzainrete.it. Beati i milanesi, comunque, perché c’è un bar ristorante in cima al palazzo, con vista sul parco, dove ritrovarsi a discutere. Fra gli interventi, sabato alle 10.15, il genetista dell’università di Ferrara Guido Barbujani, romanziere fuori orario di lavoro e dotato di parecchio umorismo, risponderà alla domanda
Da dove vengono i geni della poca intelligenza?
che ci poniamo anche noi dai tempi delle elementari. Sul programma non c’è e forse stiamo per rovinare una grossa sorpresa. Ce ne scusiamo in anticipo. Domenica alle 11, converrà arrivare prima per trovare posto, Dario Fo reciterà un suo monologo inedito: “Dio è nero”.
Per grandi
All’università la Sapienza di Roma, venerdì e sabato Darwin non è di scena, ma la sua “impronta” è inconfondibile. Marcello Buiatti e ResViva organizzano la conferenza:
Confini Aperti
Questioni storico-epistemologiche sul rapporto esterno/interno in biologia
L’idea è di far conversare filosofia, ricerca e storia, su un tema che attraversa tutta la biologia, passando da molecole, cellule, insiemi di cellule, organismi per arrivare alle loro interazioni con l’ambiente. Come fanno a distinguere tra sé e l’altro, a mantenere la propria identità, a riconoscere quella altrui, a stabilire che si tratta di un nemico da sconfiggere o di un alleato nella lotta per la sopravvivenza? Difficile non pensare anche alle interazioni nelle società umane, sospettiamo che l’intento del prof. Buiatti e dei suoi ospiti sia di invitare a riflettere anche su quelle.