NOTIZIE – Dopo la vite, la pesca e la mela è arrivato il turno della patata e oggi la copertina dell’ultimo numero di Nature celebra il lavoro di un consorzio internazionale che ha sequenziato il genoma del tubero.
Si chiama Potato Genome Sequencing Consortium (PGSC) e dal 2006 raccoglie 29 gruppi di ricerca sparsi in 14 nazioni per realizzare la mappa completa del genoma della patata. Il progetto è nato con lo scopo di decifrarne il patrimonio genetico e vi partecipano anche Giovanni Giuliano e Gaetano Perrotta dell’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Oggi fa parte della nostra alimentazione e siamo abituati a vederla sulle nostre tavole, ma la patata, originaria del centro America è arrivata in Europa solamente nel XVI secolo. Attuamente rappresenta un’importante fonte di cibo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove la produzione è in rapida crescita. La sequenza del genoma del Solanum tuberosum, può oggi fornirci informazioni sulla crescita e la riproduzione della pianta e aiuterà scienziati e agricoltori a migliorare la resa, la qualità, il valore nutrizionale e la resistenza alle malattie delle varietà di patate prodotte.
Il genoma della specie coltivata più diffusa in Europa è altamente eterozigote e tetraploide, cioè sono presenti quattro copie di ciascun cromosoma, e questo ha reso particolarmente difficile il sequenziamento. I ricercatori del consorzio sono dovuti partire dalla sequenza di una varietà diploide che è stata utilizzata come base per assemblare gli altri frammenti sequenziati. Le prime analisi dei risultati hanno dimostrato che nelle 840 milioni di paia di basi dei 12 cromosomi della patata ci sono circa 39.000 geni codificanti per proteine, contro i circa 23.000 che ha l’uomo.
La scoperta più importante è stata l’identificazione di oltre 800 geni responsabili della resistenza alle malattie, che possono potenzialmente essere utilizzati per combattere le malattie devastanti come la Phytophthora infestans, la peronospora della patata, famosa per aver causato la carestia irlandese del 1840 che mise in ginocchio un’intera nazione. L’aver individuato questi geni renderà più facile e rapido lo sviluppo di nuove varietà di patate, un processo di selezione che oggi richiede circa 12 anni di lavoro a causa dell’estrema complessità del genoma del tubero.