SALUTE – Parlando di contraccezione, quasi il 20% delle donne in tutto il mondo si dichiara insoddisfatta. Secondo i dati dell’Earth Policy Institute, 215 milioni di donne pur volendo ritardare o evitare una gravidanza non hanno accesso alle diverse opzioni anticoncezionali. In Africa questa situazione riguarda una donna su quattro. Tra le motivazioni che “ostacolano” l’uso dei metodi contraccettivi troviamo la scarsa informazione, le pressioni sociali e un accesso insufficiente a tali metodi.
Il 63% delle donne in età riproduttiva, secondo gli ultimi dati delle Nazioni Unite, utilizza forme di contraccezione. Di queste quasi il 90% si affida ai metodi moderni. Sterilizzazione femminile (34%), spirale (25%), pillola e preservativo sono le tecniche più utilizzate, con differenze anche di rilievo tra le macroregioni considerate.
In Asia, America Latina e Nord America una donna su tre ricorre alla sterilizzazione. Tra i metodi contraccettivi reversibili le donne asiatiche preferiscono la spirale (29,7%), mentre le europee e le africane scelgono la pillola. Il preservativo è abbastanza diffuso in Europa, mentre è poco utilizzato in Africa, dove potrebbe contribuire notevolmente a prevenire la trasmissione del virus dell’HIV. Infine la sterilizzazione maschile, che a livello mondiale raggiunge il 4%, è al terzo posto sia in Nord America, sia in Oceania.
E in Italia? Anche in questo caso siamo il fanalino di coda dei Paesi europei. Solo il 15,8% delle donne italiane prende la pillola, il 2,9% ha la spirale. L’uso del preservativo si ferma al 21,9%.