AMBIENTE – Lo scioglimento delle calotte polari causato dal riscaldamento globale innalza il livello del mare. È stato calcolato che il contributo dovuto al riscaldamento è di circa 1,1 milimetri all’anno. L’innalzamento registrato effettivamente però è di 1,8 mm annui. Da dove arrivano quegli 0,7 extra? Dall’acqua che utilizziamo per le attività antropiche (irrigamento agricolo, usi domestici…) spiega uno studio pubblicato su Nature Geoscience. Taikan Oki, dell’Università di Tokio e colleghi, hanno calcolato che l’acqua utilizzata dall’uomo potrebbe contribuire fino a 0,77 mm (o il 42% dell’innalzamento registrato).
L’acqua viene estratta dalle faglie acquifere, che si svuotano ma non vi ritorna: evapora nell’aria o finisce nei bacini idrici per poi essere alla fine scaricata nel mare. Lo studio ha utilizzato i dati noti dal 1961 al 2003 e ha condotto delle simulazioni. Già un altro studio di quest’anno, condotto da un team olandese e pubblicato su Geophysical Reserch, ha avanzato un’osservazione simile, anche se di entità minore (e cioè fino a 0,57 mm nel 2000).