SALUTE – Allora, innanzitutto lasciate che mi pavoneggi un poco: abbiamo vinto! O meglio Daniela Cipolloni l’altro ieri ha vinto (come terza classificata) il Premio Salute per Giornalisti della Commissione Europea per l’articolo pubblicato su OggiScienza sulle Banche private del sangue dai cordoni ombelicali! Brava Dani e brava OS.
Il premio è stata l’occasione per la bella Daniela (e per il suo direttore, cioè io) di recarsi a Bruxelles, molto emozionate visto che ancora non si sapeva chi erano i vincitori, insieme ai giornalisti selezionati di 27 paesi membri (e i loro “editori”).
Prima della premiazione prevista per la sera del 28 gennaio abbiamo avuto una giornata fitta di impegni. La mattina l’abbiamo passata al Parlamento Europeo (personalmente mi ha fatto un certo effetto esser là) dove abbiamo incontrato alcuni deputati dei committee sulla salute (mancava Elisabetta Gardini, pur invitata) e una giornalista corrispondente del Wiener Zeitung (un quotidiano austriaco) al parlamento EU. Sono rimasta colpita dalla rappresentante Bulgara, Antonyia Parvanova, una donna molto determinata che ci ha parlato di come il modello capitalista stia, in questo momento di crisi internazionale, mettendo in ginocchio la sanità pubblica. “Adam Smith stesso lo aveva scritto: questo modello in un momento di crisi delle risorse non tiene conto dei soggetti deboli, i poveri, che soccomberanno. Per questo motivo oggi se vogliamo che esista una sanità pubblica dobbiamo rivedere il modello.”
In un altro modo, mi ha colpito anche il rappresentante sloveno: Alojze Paterle, ex primo ministro del suo paese ora (fra le varie cose) sostituto nel committee sulla salute, dove si interessa in particolar modo di lotta al cancro. Dopo essersi presentato ha immediatamente dichiarato : “oggi è il mio 22 giorno di digiuno”. Ha anche dichiarato che nella lotta al cancro non deve prevalere l’ideologia e che bisogna dar voce alla medicina tradizionale (immagino si riferisca a quella allopatica) e a quella alternativa se questa serve a combattere il cancro. Ha poi elogiato il digiuno come via verso una vita più sana, spiegando che tempo fa gli era stato diagnosticato un cancro e che il suo medico lo ha lasciato libero di scegliere quale via terapeutica seguire. Lui ha scelto quella alternativa e si dichiara guarito. Ha naturalmente parlato anche di omeopatia. La libertà è certo una bella cosa, purtroppo però non c’è stato il tempo di chiedergli chi deve pagare la ricerca sulle medicine alternative (nel senso di quelle che al momento non han dato prova – scientifica – alcuna di afficacia terapeutica), la comunità tutta?
Il pomeriggio è stato più concreto e molto interessante (visto che siamo passati alla Commissione Europea, l’esecutivo dunque) dove ho realizzato quanto centrale sia per il direttorato generale sulla salute il tema del tabacco. Il fumo infatti è una delle cause di morte più importanti in Europa (700mila morti all’anno!) e per questo motivo sono molte le attività della commissione rivolte alla prevenzione. Soprattutto ci si rivolge ai ragazzi perché non inizino a fumare. Interessante è questo progetto “ex-smokers are unstoppable” e la partnership fatta l’anno scorso con la squadra di calcio del Barça. Dateci un’occhiata.
La sera infine è stata la vota del premio. Daniela (e anch’io) era molto emozionata. Tutti i 27 candidati selezionati sono stati invitati sul palco e non c’è stato molto da aspettare per sapere che per il terzo classificato “the winner is” Daniela Cipolloni. Il secondo premio è andato a Ailbhe Jordan (Iralnda) per il pezzo “Is screening a waste of cash?” e il primo a Petr Třešňák (Repubblica Ceca) per “Adventures in ward 14“, un articolo sulla salute mentale. Premio speciale nella sezione “tabacco” a Tobias Zick per “Thick air“. Bravi tutti! (qui sotto Daniela emozionata per il premio!)