CRONACA – Acqua potabile a portata di mano, anche senza tubature e acquedotti: questo è il sistema progettato e realizzato dal gruppo di ricerca del laboratorio di ingegneria meccanica del MIT guidato da Steven Dubowsky. Il sistema di depurazione e desalinizzazione dell’acqua funziona completamente a energia solare e richiede una manutenzione minima; è in grado di produrre fino a circa 1000 litri di acqua potabile al giorno, anche in caso di nuvole, e il costo del macchinario si aggira solo intorno agli 8000 dollari.
Per testare sul campo il funzionamento del sistema, i ricercatori del Field and Space Robotics Laboratory si trovano da quattro mesi in Messico, in un villaggio di soli 450 abitanti nella penisola dello Yucatan, a un giorno di macchina dalla prima fonte di acqua potabile. L’unica possibilità di accedere all’acqua potabile è stata finora quella di comprarla (per un costo di 20 pesos per una tanica da 20 litri) o bollire l’acqua piovana, raccolta in alcuni stagni e cisterne del villaggio, spesso però utilizzate anche dagli animali. La scarsa possibilità di accedere ad acqua potabile rende quindi questo villaggio il posto ideale dove testare sul campo il nuovo sistema di depurazione. L’impianto utilizza e depura l’acqua salmastra di cui due volte la settimana il governo rifornisce il posto, prelevandola da alcuni lontani pozzi sotterranei. Alimentato da semplici pannelli solari, il macchinario sfrutta il principio dell’osmosi inversa per dissalare l’acqua e separarla da metalli pesanti, tracce di calcio, nitrati e fosfati. L’osmosi inversa, come dice il nome stesso, è un processo che forza il passaggio delle molecole di solvente dalla soluzione più concentrata a quella meno concentrata permettendo così di avere da una parte il solvente puro (l’acqua potabile) e dall’altra i soluti (ovvero i metalli pesanti).
L’utilizzo dell’osmosi inversa nella depurazione e desalinizzazione dell’acqua non è una novità; quello che rende innovativo questo nuovo sistema è la sua capacità di essere autonomo e costante nel funzionamento. La manutenzione e il cambio dei filtri del macchinario può essere facilmente insegnata agli abitanti del luogo e non richiede particolari costi o strumenti; inoltre, diversamente dagli altri sistemi di purificazione a energia solare, questo è in grado di adattarsi alle condizioni metereologiche. Il computer che lo regola è infatti in grado di ottimizzare la produzione e bilanciare così eventuali periodi nuvolosi: quando il tempo è soleggiato il sistema aumenta la produzione di acqua potabile mentre in caso di brutto tempo è possibile ad esempio diminuire la potenza del pompaggio dell’acqua o cambiare la posizione delle valvole per massimizzare la quantità di acqua purificata.
Crediti immagine: MIT News Office