CRONACA – In astratto si discute molto di non riproducibilità dei risultati, di peer-review frettolosa, di ricerca biomedica ai tempi del colera. In concreto, si allunga l’elenco delle pubblicazioni “problematiche” firmate da autori italiani, insieme al silenzio delle loro istituzioni.
Due settimane fa, la Commissaria europea per la ricerca ha aperto un’inchiesta per verificare altri risultati del gruppo dell’Università cattolica di Roma finanziato dal progetto LycoCard, e già costretto in passato a restituire un grant di 400.000 euro.
A seguito dell’inchiesta della magistratura, il pro-rettore dell’Università di Federico II di Napoli sta verificando 60 articoli del gruppo di Alfredo Fusco, sebbene abbia un conflitto di interesse in quanto autore con Fusco di articoli precedenti. Un articolo è stato pubblicato su Cell Death and Differentiation, rivista fondata e diretta dal prof. Gennaro Melino di Roma Tor Vergata, che ha problemi di gel pure lui.
Andrebbero spiegati alcuni gel dei proff. Avvedimento, Béguinot e La Mantia alla Federico II, Fulvio Della Ragione alla Seconda Università di Napoli. Ma non si tratta di un’epidemia partenopea. Da Torino ad Arcavacata di Rende passando per Milano, Ferrara e Roma, decine di pubblicazioni bio-mediche mostrano strane ripetizioni e duplicazioni. Dopo lo scandalo Fusco, speravo che università, CNR, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, Telethon, Istituto Nazionale di Sanità o MIUR annunciassero qualche controllo, non fosse che per la reputazione di centinaia di ricercatori e la propria.
Non è né lungo né complicato, il grosso del lavoro è già fatto: biologi stranieri descrivono con dovizie di particolari i gel dubbi su PubPeer; alcuni di loro rispondono perfino alle domande di una cronista al contrario dei loro colleghi italiani sebbene sappiano da decenni che non ne dirà il nome senza autorizzazione scritta, copia al direttore.
Ultimo esempio per oggi. Dopo la ritrattazione di questo paper e la correzione di questo e di quest’altro da parte del gruppo di Giulio Cossu, restano da spiegare le immagini insolite contenute in questi articoli:
- Transplacental delivery of the Wnt antagonist Frzb1 inhibits development of caudal paraxial mesoderm and skeletal myogenesis in mouse embryos (1999)
- The meso-angioblast: a multipotent, self-renewing cell that originates from the dorsal aorta and differentiates into most mesodermal tissues (2002)
- REN: a novel, developmentally regulated gene that promotes neural cell differentiation (2002)
- Human circulating AC133(+) stem cells restore dystrophin expression and ameliorate function in dystrophic skeletal muscle (2004)
- MyoD expression restores defective myogenic differentiation of human mesoangioblasts from inclusion-body myositis muscle (2006)
- Complete repair of dystrophic skeletal muscle by mesoangioblasts with enhanced migration ability (2006)
- Ex vivo treatment with nitric oxide increases mesoangioblast therapeutic efficacy in muscular dystrophy (2006)
- Magic-factor 1, a partial agonist of Met, induces muscle hypertrophy by protecting myogenic progenitors from apoptosis (2008)
- PlGF-MMP-9-expressing cells restore microcirculation and efficacy of cell therapy in aged dystrophic muscle (2008)
- Skeletal muscle differentiation of embryonic mesoangioblasts requires pax3 activity (2009)
- Sox2 transduction enhances cardiovascular repair capacity of blood-derived mesoangioblasts(2010)
- Stem cell-mediated transfer of a human artificial chromosome ameliorates muscular dystrophy (2011)
- Noggin recruits mesoderm progenitors from the dorsal aorta to a skeletal myogenic fate (2012)
Crediti immagine: Center for Scientific Review, WIkimedia Commons