IL PARCO DELLE BUFALE – Grazie alle interrogazioni parlamentari di questi ultimi anni, stanno per arrivare fondi pubblici per lo sviluppo di bollitori nucleari made in Italy. Alle aziende produttrici ne serviranno altri, insieme a personale con una formazione specifica, impartita da una prestigiosa Scuola internazionale.
In marzo, il dott. Luca Gamberale scriveva a pochi intimi che il reattore Hyperion – presentato in esclusiva mondiale dai colleghi Melis & Pedrocchi di Radio24 – non ha mai raggiunto le prestazioni da lui narrate a spettatori ed ascoltatori. Perciò il 5 maggio scorso l’on.le Realacci è nuovamente intervenuto a sostegno dei produttori di energia da fusione fredda, vittime della stretta creditizia e al cui grido di dolor il governo non rimarrà sordo. Con pochi milioni all’anno ciascuna, la Mose-Dekfalion la Prometeon del dott. Proia e la Prometé dei dott. Iorio e Cirillo dovranno avvalersi di comunicatori e fund-raiser esperti, per competere a pari merito con la concorrenza italiana e straniera.
Nella nuova economia della conoscenza, una laurea in filosofia, in fisica o in ingegneria non bastano più. La SISSA vende organizza pertanto un master in marketing e finanza dell’energia virtuale. Verrà insegnata la strategia commerciale di Brillouin Energy, CETI-Clean Energy e altre 62 aziende che prosperano da un ventennio, e in particolare di BlackLight Power il cui reattore è “pronto per il mercato” dal 1992. Si tratta di un tubo, certificato da decine di professori universitari, un po’ più largo di quello che il dott. Proia tiene in mano nella celebre foto del 2012 che lo ritrae insieme all’inventore (a destra) e al promotore (a sinistra). In 22 anni, il suo sviluppo è stato finanziato con oltre 75 milioni di dollari,
Il titolare Randell Mills, scriveva la rivista dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers,
si è dimostrato un venditore stupendo. Ha raccolto capitale da varie fonti, tra cui aziende come Conectiv Energy Supply e PacifiCorp, e investitori privati come Jim Lenehan, l’ex presidente della Johnson & Johnson.
Facile, l’America brulica di venture capital, ma la BlackLight ottiene anche fondi pubblici. L’anno scorso ha ricevuto dallo stato del New Jersey un sussidio riservato alle aziende debuttanti, pari a 1,1 milioni di dollari. Meno del milione di euro (p. 3, n. 25) dati dalla regione Toscana alla cella Focardi-Piantelli, e noccioline in confronto ai 350 milioni che l’Abruzzo ha destinato al tubo del prof. Cardone.
Tra il 2014 e il 2020 all’Italia arriveranno altri 28 miliardi in fondi strutturali europei che non sa mai come spendere. Da settembre, il nuovo master insegnerà agli studenti come aiutare il Paese a farne buon uso. Per iscrizioni: bufale@oggiscienza.it
Crediti immagine: Andrew Netzler, Wikimedia Commons