IL PARCO DELLE BUFALE – Su AgiEnergia, la custode ha scoperto che non deve rinunciare alla Rolls. Le sue emissioni di gas serra forse non hanno un effetto serra, il tepore di fine secolo era probabilmente dovuto ai cicli solari.
AgiEnergia è
un portale informativo e formativo sui temi dell’energia che intende contribuire a creare una cultura condivisa… (ed) è realizzato da Agi – Agenzia Italia in collaborazione con RIE – Ricerche Industriali ed Energetiche.
Al contrario dell’Organizzazione mondiale della meteorologia, AgiEnergia ritiene che la temperatura media globale (Tgm) sia aumentata dal “1980 al 2000” e che sia stabile da “una dozzina d’anni”
Questo aumento aveva indotto l’IPCC a promuovere la riduzione dell’uso dei combustibili fossili ritenuti i principali responsabili con le emissioni di CO2. Ne è conseguita, complice un filone di ideologia ambientalista e catastrofista, una demonizzazione delle emissioni antropiche di CO2 e un processo di grave disinformazione.
A suo avviso, nella storia del pianeta l’aumento della CO2 atmosferica non è mai stato la causa ma sempre la conseguenza di un riscaldamento dovuto ad altro. I batteri che hanno ossidato il carbonio e reso la Terra abitabile ad altre specie la smettano di montarsi la testa. Aggiungiamo soltanto un 5% a quella naturale – su un arco di tempo e a partire da un valore iniziale che non è il caso di precisare – e quindi non c’è da preoccuparsi:
al crescere della concentrazione di CO2 in atmosfera la Tgm cresce, ma sempre meno perché il legame è logaritmico e si tende a una saturazione. Con il suo raddoppio dal valore attuale 400 a 800 ppm, che è molto improbabile avvenga in questo secolo, la Tgm dovrebbe crescere di circa 1°C.
Da sciocca, la custode si era fidata delle riviste scientifiche nelle quali la sensibilità del clima a un raddoppio della CO2 è più probabilmente di 2-3,5° C perché un grado basta e avanza per accrescere, per esempio, il vapore acqueo e restringere, per esempio, la banchisa artica, due conseguenze che dovrebbero aumentare la temperatura. Che stupidate! Eppure in mezzo secolo la Tgm è aumentata di 0,70° C e la banchisa artica in effetti… AgiEnergia risponde con un’osservazione di cui i climatologi, ignoranti come sono, non avevano mai tenuto conto:
I cicli delle macchie solari da quanto risulta dalle osservazioni degli ultimi 400 anni potrebbero avere un’importante influenza a breve sul clima terrestre e ora assistiamo a un periodo con bassa attività solare caratterizzato da un ciclo arrivato in ritardo e con poche macchie solari.
Qui la custode deve ancora capire come mai meno macchie dal 1990 hanno reso i due decenni successivi i più caldi mai registrati dal 1850. Nel frattempo, per AgiEnergia quello che conta è smetterla con
la strategia della mitigazione, che consiste nella riduzione delle emissioni antropiche di gas serra tra cui principalmente la CO2, è molto supportata, l’umanità spende 1G$/day per la green economy. … La strategia dell’adattamento ai cambiamenti climatici, perseguita dall’uomo con continui miglioramenti fin dai primordi della sua esistenza, è una strada molto più sicura.
Bugiarda impenitente, l’Agenzia Internazionale per l’Energia racconta che nel 2012 l’umanità ha speso 1,65G$/day per sovvenzionare i combustibili fossili rispetto a 0,27G$/day per le energie rinnovabili. Spudorato, il Fondo Monetario Internazionale spara addirittura 5,8 G$/day per l’insieme degli idrocarburi nel 2011… Meno male che AgiEnergia lo smentisce con dati più credibili (1)
(1) In nota, AgiEnergia ne indica la fonte
www.climate4you.com Questo sito fornisce una esaustiva e documentata base di dati riguardanti il clima, ad esso si rimanda per tutte le citazioni fatte nell’articolo.
Il sito è l’opera di Ole Humlum, professore di geografia all’Università di Oslo, celebre per i grafici creativi e una sola ricerca statistica sul clima in cui usa la ricostruzione della temperatura in Groenlandia e nelle isole Svalbard per calcolare che dall’inizio dell’Olocene le variazioni della temperatura globale sono indotte da cambiamenti nei cicli del Sole e della Luna.
Nel seguito della nota, c’è una piccola imprecisione che sembra dovuta ad AgiEnergia (2):
Diversi centri di ricerca sul clima elaborano misure di temperatura per determinare Tmg, fra queste elaborazioni IPCC usa di norma il riferimento HadCRUT4 .
L’IPCC non usa nulla. Pubblica una rassegna di articoli scientifici nei quali si trova ogni elaborazione disponibile: GISTemp, NOAA, BEST e altre tra cui HadCRUT4.
(2) Alcuni ricercatori assicurano che l’articolo è stato scritto da un professore emerito di ingegneria nucleare al Politecnico di Milano, ma la custode non osa crederci.
Crediti immagine: NASA/SDO/AIA/HMI/Goddard Space Flight Center