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Comprare con un cinguettio

5858249526_2298a25375_zATTUALITÀ – Dalla lettera di carta alla mail, fino a un brevissimo messaggio postato su Facebook o riassunto nei 140 caratteri di Twitter. La metamorfosi della comunicazione ha fatto da apripista, ma poi abbiamo assistito all’evoluzione di un altro tipo di carta, quello delle banconote.
Una volta pagare significava alleggerire il portafoglio dal peso delle banconote, oggi i sistemi si fanno sempre più virtuali, tanto da far sparire alla nostra vista anche le carte di credito, pioniere dei pagamenti elettronici.

Oggi non importa a quale banca tu appartenga, ma piuttosto dove hai l’account. Pochi click e il pagamento è effettuato, senza bisogno che acquirente e venditore si incontrino fisicamente. Per la buona riuscita della trasazione basta possedere un contatto, che sia una mail o un numero di telefono.

Il superamento del limite fisico della carta di credito ha una data, il 1998, anno di fondazione di PayPal.
PayPal si propose come un sistema innovativo per mettere da parte un gruzzoletto online, tutto dedicato agli acquisti sul web. Unica condizione per accedervi era possedere un’email e che acquirente e venditore avessero entrambi un account PayPal.
Proprio il fatto di dover aprire un conto apposito è stato l’elemento di intralcio per la società statunitense.

Con l’evoluzione degli smartphone, ha iniziato a circolare una App che rendeva più facile gli scambi con i propri contatti della rubrica del cellulare. Square Cash, una App disponibile sia per il sistema operativo Android che per Iphone, che permette rapidi pagamenti e anche veloci richieste di denaro. Basta un semplice sms al proprio contatto telefonico.

Ma anche nel campo delle applicazioni telefoniche c’è chi ha fatto un passo in più. Se contassimo i nostri contatti telefonici in rubrica per poi confrontarli con il numero di amici sulla bacheca di Facebook, la maggior parte di noi scoprirebbe numeri alquanto differenti. L’intuizione di Vemno è stata proprio questa: perché non accedere alla App tramite l’account Facebook in modo da importare anche i contatti di questo diffusissimo social network? Ecco allora che scambiare denaro con i propri amici diventa semplicissimo. La transazione è gratuita, ed è possibile sia collegare il conto in banca che creare un piccolo capitale all’interno del proprio conto Vemno, rigorosamente online.

Sempre per rimanere in tema di smartphone, ciascun sistema operativo si sta organizzando per inventare i propri metodi di pagamento. Apple con l’Iphone 6 punta a far sparire la carta di credito: tutti i dati sono registrati sulla App Apple pay, che tramite il sistema contactless, che sfrutta l’antenna del telefono, permette di fare pagamenti senza dover aprire il portafoglio.
Nel sistema Android invece è molto in voga Google Wallet: associando la propria carta di credito a Google, basterà inserire la password della propria mail per fare rapidi pagamenti online.

In tutti questi casi di fatto i nostri account sui social network, i nostri client di posta o i nostri telefonini sono come dei garanti che ci danno accesso a servizi di pagamento. Il vero salto sarebbe trasformare i social network in mezzi di pagamento. Sembra che Messenger di Facebook ci sta pensando, in modo da poter trasferire denaro con un semplice messaggio in chat. Questo almeno è quanto è riuscito a spiare con il suo tool Cycript  Andrew Aude, uno studente della Stanford che nel tempo libero fa l’hacker.
Il primo però a buttarsi in questo esperimento è stato Twitter, che in Francia ha concesso ai propri utenti di trasferire denaro (per ora una somma contentuta)  in 140 caratteri. Il tutto avviene tramite un sistema di pagamento per smartphone creato da S-Money, un’azienda associata alla Banque Populaire and Caisse d’Epargne, di cui bisogna essere clienti per poter usufruire del servizio.
Il contenuto del messaggio è semplice “@SMoneyfr #envoyer 100EUR @destinataire”, occhio però a quello che digitate dopo la chiocciolina.

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Andreas Eldh, Flickr

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Giulia Annovi
Mi occupo di scienza e innovazione, con un occhio speciale ai dati, al mondo della ricerca e all'uso dei social media in ambito accademico e sanitario. Sono interessata alla salute, all'ambiente e, nel mondo microscopico, alle proteine.