Dessert comune, mezza colpa
Non ci piace il senso di colpa ma ci piace condividerlo, come il dessert alla fine di una cena
RICERCA – Nessuno di noi ama essere forzato a fare qualcosa. Non ci piace che siano gli altri a dirci cosa fare, vogliamo avere la libertà di decidere per noi stessi. Però, quando si parla di senso di colpa, quello sì che ci piace condividerlo. È così che, se siamo a cena con un’amico e lui insiste per prendere un dessert da condividere, ci facciamo convincere con piacere e ci sentiamo meno in colpa.
Stando a una ricerca pubblicata sul Journal of Consumer Reserch, il consumatore è più felice quando è qualcun altro a decidere che può lasciarsi andare in piaceri che normalmente lo farebbero sentire colpevole.
In uno degli esperimenti condotti dal team di Fangyuan Chen e Jadeep Sengupta, dell’Università di Hong Kong, a un gruppo di consumatori è stato chiesto di leggere un libro. A disposizione dei soggetti vi erano un libro educativo e uno divertente: alcuni potevano scegliere mentre ad altri veniva consegnato un libro e non avevano scelta.
I ricercatori hanno osservato che i lettori che avevano il libro educativo sperimentavano le stesse sensazioni (riguardo a colpa, piacevolezza, creatività) sia che fossero loro ad aver scelto il libro, sia che invece facessero parte del gruppo al quale il libro era stato semplicemente consegnato.
Al contrario i lettori che avevano il libro divertente perché gli era stato dato mostravano più alti livelli di vitalità e creatività e bassi livelli di colpa rispetto a quelli che il libro divertente lo avevano scelto liberamente. Non essere responsabili ci fa sentire la coscienza più pulita.
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Crediti immagine: Chewy Chua, Flickr