Il metro cubo più freddo dell’Universo
L'esperimento CUORE dell'INFN ha creato sulla Terra un metro cubo di rame alla temperatura di -273,15 gradi centigradi
RICERCA – Si tratta di un cubo di rame raffreddato a una temperatura, mai raggiunta prima d’ora, di 6 millekelvin, equivalenti a -273,144 gradi centigradi, vicinissima allo zero assoluto (-273,15 centigradi). In sostanza, nessuno è mai riuscito a raffreddare a queste temperature una massa di materiale e un volume di tale entità. La struttura di rame così raffreddata, pari a circa 400 kg, è stata per 15 giorni, il metro cubo più freddo dell’intero Universo.
Il risultato è stato raggiunto dal team internazionale di 130 scienziati – più di 30 istituzioni tra italiane, americane e cinesi – che lavora sull’esperimento CUORE, sotto al Gran Sasso.
Il senso dell’esperimento CUORE, e di questo risultato, è quello di studiare le proprietà dei neutrini per la realizzazione del sistema criogenico necessario per raffreddarne i rivelatori. In particolare, l’esperimento cerca un fenomeno raro chiamato doppio decadimento beta senza emissione di neutrini. Sarebbe quello, secondo i ricercatori, che ci consentirebbe finalmente di dare un’interpretazione dell’asimmetria tra materia e antimateria che caratterizza il nostro Universo.
CUORE è composto da cristalli di tellurite, progettati per funzionare in condizioni di ultrafreddo, a temperature di circa 10 millesimi di grado sopra lo zero assoluto. Una volta completato, CUORE sarà composto dal 1.000 cristalli di tellurite e dovrà raffreddare una massa di quasi 2 tonnellate.
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Crediti immagine: INFN