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Rimedi biologici contro gli inquinanti

Batteri in grado di ridurre la tossicità di alogenuri organici grazie alla vitamina B12

6438934295_1c07aeef6a_zRICERCA – Gli alogenuri organici prodotti dall’industria e dall’agricoltura sono dei pericolosi inquinanti ambientali. Uno studio dell’Università di Manchester, pubblicato sulla rivista Nature, ha dimostrato che esistono dei microrganismi naturali in grado di diminuire la tossicità di questi inquinanti.

Gli alogenuri sono molecole nelle quali è presente un elemento alogeno, nella fattispecie fluoro, cloro, bromo, iodio oppure astato. Nella lista degli alogenuri organici compaiono alcuni composti dalla comprovata tossicità per la salute e per l’ambiente, come la diossina e i policlorobifenili (PCB). Questi ultimi, al bando negli Stati Uniti dal 1970, sono stati regolamentati in tutto il resto del mondo dalla Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti del 2001. Cercando delle valide soluzioni per abbattere la tossicità di questi composti il gruppo di ricercatori inglesi, guidati da David Leys, ha scoperto che esistono dei batteri in grado di ridurre il livello di tossicità degli alogenuri grazie alla vitamina B12.

“Sappiamo che alcuni tra gli inquinanti più tossici contengono elementi alogeni e sappiamo anche che la maggior parte dei sistemi biologici non sa come trattare questi composti”, spiega Leys. “Tuttavia, esistono degli organismi che possono rimuovere questi atomi usando la vitamina B12.”

La chiave di volta di questa ricerca, durata 15 anni, è stata l’identificazione di una classe di batteri che possedevano nella loro membrana un enzima in grado di rimuovere gli atomi “incriminati”, grazie all’azione della vitamina B12. Questi enzimi sono stati poi clonati all’interno di una classe di microrganismi in grado di replicarsi molto più velocemente dei precedenti e la loro azione è stata confermata tramite cristallografia 3D.

“Conoscere i dettagli di questo meccanismo di detossificazione significa che siamo ora nella posizione di poterlo replicare. Speriamo che nuovi metodi per combattere le più pericolose tossine del mondo possano essere ora sviluppati più rapidamente e efficacemente” conclude Leys.

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Crediti immagine: whologwhy, Flickr

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