IL PARCO DELLE BUFALE

Dispositivo Medico di Classe non inclusa nelle precedenti

Un salto quantico degli elettroni e le onde elettromagnetiche nocive del cellulare diventano terapeutiche

IL PARCO DELLE BUFALE –  Un convertitore di onde elettromagnetiche naturali ed artificiali dannose le trasmuta in onde terapeutiche efficaci sopratutto contro i tumori, invertendo lo spin degli elettroni che da quel momento producono fotoni “destrogiri” .

La custode è già provvista di convertitori analoghi: lampade di sale rosa dell’Himalaya, cristalli di rocca, tendaggi anti-elettrosmog Tex, vasi di cactus peruviano e di Tillanza australiana (sic), ciotole di shungite della Carelia mista a quarzi e grafite. Inoltre usa spruzzarsi la pelle esposta all’aria con Expertise 3P della Clarins e assumere la combinazione floreale australiana “Electro”

per cicli di 3 settimane più volte all’anno, nel dosaggio di 7 gocce sotto la lingua al mattino appena svegli e 7 gocce la sera prima di addormentarsi

Come i colleghi di Report va detto a sua discolpa, aveva pertanto trascurato il rivoluzionario dispositivo classe V9099, cioè “non compreso nelle classi precedenti”, inventato dall’architetto Nicola Limardo, titolare del “laboratorio di Fisica Quantistica Max Planck” e della ditta EdilNatura.

Viene così descritto dal rappresentante:

Skudo® è un prodotto innovativo nato dall’esigenza di proteggere la persona dagli effetti dei campi elettromagnetici emessi dal telefono cellulare (e non solo, ndr) … l’unico prodotto presente sul mercato certificato da Università di Medicina e riconosciuto come Dispositivo Medico di Classe I dal Ministero della Salute.

Oltre alle testimonianze dei pazienti guariti, sul sito della ditta si trova la certificazione dell’università di Siena: una tesi di laurea presentata dalla dott. (?) Elisabetta Galli alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, relatore l’Ill.mo Prof. Nicola Nante.

In 35 pagine, la tesi riassume il libro Salute dell’Habitat dell’arch. Limardo uscito l’anno prima. Si sofferma sulla prova effettuata dall’arch. Limardo et al. “presso il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Perugia”, con fotoni destrogiri e levogiri su cellule in vitro, con la quale è stato dimostrato che lo Skudo®

è attualmente l’unico strumento in grado di proteggere il Dna dall’effetto termico e da quello atermico primario prodotti dai telefoni cellulari.

Rispetto a televisori, computer, tablet, forni a microonde e altri elettrodomestici, il cellulare risulta infatti l’oggetto più pericoloso insieme a certe apparecchiature mediche. In questo caso, uno Skudo® sistemato sul letto del paziente fa compiere agli elettroni emessi un “salto quantico” inverso che ne elimina la nocività palese o implicita:

Sebbene non siano ancora stati accertati danni sanitari dovuti a tali radiazioni, è stato però confermato di recente che alcune fonti di radiazione elettromagnetica provocano un danno biologico al DNA che, associato agli effetti prodotti dalle radiazioni naturali, può aumentare il rischio di una patologia.

La dott. (?) Galli conclude la tesi con un parere personale:

Sono problematiche emergenti, sulle quali non pretendo di aver portato contributi esaustivi; penso tuttavia che sia importante stimolare anche in ambito medico, un’attenzione che già architetti ed ingegneri vi dedicano.

La custode sottoscrive sebbene alle categorie professionali suddette avrebbe aggiunto fioristi, profumieri, negozianti in cristalli e l’ambito medico alternativo.

Leggi anche: Effetto serra = benefici degli OGM?

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Tillandsia tenuifolia, Wikipedia/C.C.2.0

Condividi su