COSTUME E SOCIETÀ

“The Martian” vince un pomodoro prima degli Oscar

A cosa servono gli Oscar quando ci sono i pomodori? Il nome del protagonista a una nuova specie di pomodoro, Solanum watneyi

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“La pianta che Watney riesce a far crescere su Marte non è altro che Solanum tuberosum [la patata], un membro dello stesso genere della nostra nuova specie”
COSTUME E SOCIETÀ – Undici nomination agli Oscar 2016, nessuna statuetta assegnata ma un premio vinto c’è: un pomodoro per The Martian! Una nuova specie dell’umile ortaggio è stata dedicata al protagonista del film (e relativo libro) da Chris Martine, biologo della statunitense Bucknell University.

Descritta sulla rivista specializzata PhytoKeys, la Solanum watneyi omaggia Mark Watney, lo scienziato – interpretato da Matt Damon – che riesce a sopravvivere da solo su Marte grazie a un’improvvisata coltivazione. Una spedizione di sei settimane per il Territorio del Nord dell’Australia ha permesso a Martine – aiutato dalla moglie Rachel (autrice dell’illustrazione della pubblicazione) e dai loro due figli – di raccogliere esemplari della nuova specie. Le centinaia di semi ottenuti sono stati confrontati con altre specie note, soprattutto con la Solanum eburneum, di cui è risultata essere ‘sorella’.

La pianta in questione produce grandi fiori viola e pomi giallastri lunghi dai 2 ai 3 centimetri, crescendo nei numerosi arbusti delle zone aride interne e occidentali del Judbarra/Gregory National Park. Qui era stata occasionalmente notata dai botanici della zona e da loro soprannominata “Bullita” negli anni Settanta per via dell’omonima azienda di bestiame un tempo lì attiva.

“Gli eroi scienziati sono già insoliti a Hollywood, ma un protagonista abbandonato nello spazio che studia le piante per professione è qualcosa di straordinario” afferma un felicissimo Martine. “La pianta che Watney riesce a far crescere su Marte non è altro che Solanum tuberosum [la patata], un membro dello stesso genere della nostra nuova specie” aggiunge, offrendo anche una giustificazione tassonomica per la scelta del nome. Lo studioso ha anche esteso un invito a Matt Damon per conto della Società Botanica d’America: ad attenderlo vi è la tessera di membro onorario.

“Qual più grande onore vi sarebbe per un botanico come Watney che avere una pianta che porta il suo nome?” scrive sulla sua pagina Facebook Andy Weir, l’autore del romanzo. “E che, dopotutto, è anche un parente della patata? Perfetto!”

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