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EVENTI – Dal 16 marzo parte la Settimana del Cervello

Il tema di quest'anno è "Il Tempo è cervello": l'importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento tempestivo per le malattie neurologiche.

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Dal 16 al 21 marzo molti eventi e conferenze in tutta Italia, in occasione della Settimana del Cervello. Immagine Pixabay

EVENTI – Come ogni anno anche questa volta marzo è sinonimo di Settimana del Cervello, che si terrà dal 16 al 21 marzo prossimi. Si tratta di una serie di eventi in molte regioni d’Italia, e in questa edizione il tema prescelto è “Il tempo è cervello”, ovvero quanto è importante la gestione e l’ottimizzazione del tempo quando si parla di terapia nel caso delle malattie neurologiche. In altre parole, il ruolo fondamentale della diagnosi precoce.

È ampiamente documentato che affrontare malattie del cervello fin dalle prime avvisaglie possa limitare i danni, così come una diagnosi precoce, unita a un trattamento appropriato e tempestivo, consentono di migliorare la vita quotidiana del paziente, riducendone il dolore e aumentandone l’indipendenza e l’autonomia.
La Settimana del Cervello è un’iniziativa coordinata dalla European Dana Alliance for the Brain in Europa e dalla Dana Alliance for Brain Initiatives negli Stati Uniti, e vi partecipano le Società Neuroscientifiche di tutto il mondo, fra cui quella italiana.

Anche quest’ anno sono moltissime le iniziative in tutta Italia che è possibile visualizzare qui.

E se volete arrivare preparati, ecco un succoso riassunto di tutto ciò che c’è da sapere su questo meraviglioso e misterioso organo che è il cervello, preparato dalla Dana Alliance for Brain Initiatives!

@CristinaDaRold

Leggi anche: L’orologio di Alzheimer: verso una diagnosi più precoce della malattia

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.