IL PARCO DELLE BUFALE

La pentola a pressione dell’era glaciale

Quante volte al mese vanno prese in seria considerazione le "evidenze scientifiche" del global cooling?

The frozen Thames
Il Tamigi ghiacciato il 5 febbraio 1814, durante il Minimo di Dalton.

IL PARCO DELLE BUFALE – Ancora prima che la custode del Parco intervenisse in veste di avvocato difensore, Valigia blu e Climalteranti avevano accusato Paolo Mieli di una serie di post-verità. Eppure l’editoriale del Corriere della Sera rifletteva correttamente la posizione del futuro governo degli Stati Uniti sull’Accordo di Parigi e sui traditori del capitalismo che ne pretendono l’applicazione.

Prima di invitare tutti a sorridere dell’assurda certezza che i gas serra abbiano un effetto serra, il dott. Mieli lamentava “l’irrazionalismo” e l’intolleranza dimostrata da orde anonime nel discutere con gli scienziati certi del contrario:

Non si capisce però perché tale discussione debba essere imbarbarita da una  certa dose di fanatismo. Perché il leader dei laburisti inglesi, Jeremy Corbyn, deve quasi scusarsi di avere un fratello maggiore, Piers, fisico e meteorologo, il quale, sulla base di evidenze scientifiche (anch’esse meritevoli d’essere prese in esame), sostiene che il riscaldamento globale non sia dovuto ai guasti provocati dal genere umano o dalla industrializzazione sregolata e trovi piuttosto spiegazione nel sole?

Meritevolissime.

Piers Corbyn ricava e vende previsioni meteo-vulcano-sismologiche da un programma informatico basato sull’andamento delle macchie solari abbinato alle fasi della Luna. Per esempio queste:

Rischi di eventi meteo estremi, eruzioni e terremoti catastrofici nell’aprile 2012.

Nella stampa anglofona non risulta che qualcuno abbia chiesto a Jeremy Corbyn di scusarsene, anche se la custode non può escludere che un cliente del fratello l’abbia fatto in privato.

Per quanto riguarda il clima, il giorno in cui usciva l’articolo del dott. Mieli, un esame delle evidenze scientifiche rivelava che per Piers Corbyn l’era glaciale iniziata nel 2010 era giunta in Inghilterra nel 2012:

Risultati immagini per piers corbyn ice age prediction

per una analogia, a prima vista difficile da cogliere,

Numero annuo di macchie solari, Solar Physics, Marshall Space Flight Center, NASA

con quanto accaduto nel Minimo di Dalton all’inizio dell’Ottocento.

Insieme a Timo Nimora, un ricercatore in proprio finlandese, Piers Corbyn ha notato infatti che a secoli alterni, nell’anno 10 il Sole “va in ibernazione” causando cataclismi planetari come l’eruzione del Tambora nel 1815, seguita dall'”anno senza estate” e atroci carestie.

Il dott. Mieli scriveva il 6 novembre che la

la temperatura si è fermata […] alle soglie del nuovo millennio,

ma Piers Corbyn potrebbe essersi accorto che il 2011-2015 è stato il periodo più caldo registrato dal 1860 in poi. Il 7 novembre scorso sul Daily Express avvertiva che la mini-era glaciale inizierà tra quattro anni e durerà fino al 2035 “con conseguenze potenzialmente devastanti”.

I mari geleranno, ovviamente, ma questo è il meno. La mancata attività solare indebolirà il campo geomagnetico e causerà eruzioni vulcaniche come quella del Tambora e terremoti ancora più catastrofici [nota 1]:

Il Giappone, l’America, le Filippine e le regioni sismiche del Medioriente e dell’Asia stanno per essere messe in stato di massima allerta.

Siccome l’ibernazione del Sole “blocca il moto delle placche tettoniche” e “sotto la crosta terrestre si forma una pressione enorme”

Il risultato è come una pentola a pressione, il minimo movimento innesca un terremoto massiccio.

La pentola della custode dev’essere difettosa.

Nell’insieme ci aspettiamo meno terremoti, ma molto più gravi nelle regioni a rischio e questo è molto preoccupante.

Dall’Islanda alla Grecia, l’Europa è considerata da Corbyn priva di rischio sismico e di vulcani. Il che dovrebbe dimostrare ai lettori razionali e tolleranti che Paolo Mieli ha ragione: a differenza dei fanatici che lo criticano su Climalteranti e Valigia blu, Corbyn non è un allarmista.

Nota 1

Secondo le “evidenze scientifiche” nel senso usuale del termine, l’andamento delle macchie solari è “debolmente” correlato con le eruzioni vulcaniche, ma né con i terremoti né con la temperatura nell’emisfero nord (curva rossa) dal 1860 in poi.

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