Azteca Chess, il gioco da tavolo per gli agricoltori messicani
Un gioco da tavolo potrebbe aiutare i piccoli produttori di caffè a comprendere meglio le complesse interazioni ecologiche che avvengono nel loro ambiente.
COSTUME E SOCIETÀ – Azteca Chess è un gioco che potrebbe servire agli agricoltori messicani per capire come interagiscono i funghi e gli insetti che vivono sulle piante del caffè, e come gli insetti potrebbero funzionare da pesticidi naturali. Il metodo è stato testato da un gruppo di ricercatori guidati da Ivette Perfecto dell’Università del Michigan, che hanno pubblicato i risultati sulla rivista Ecology and Society.
Nel 2015 i ricercatori hanno organizzato 14 workshop nello stato del Chiapas, in Messico. Gli eventi, che hanno coinvolto in totale più di 100 produttori di caffè, comprendevano lezioni di ecologia e storia naturale, competizioni di Azteca Chess e quiz per valutare l’efficacia dei diversi metodi di informazione. Alla fine dei workshop, i ricercatori hanno individuato una correlazione statisticamente significativa: i partecipanti che avevano giocato ad Azteca Chess riuscivano a ricordare più facilmente le interazioni tra le specie, rispetto a coloro che avevano assistito alla lezione ma non avevano partecipato alla partita.
Atzeca Chess, messo a punto dagli stessi ricercatori e descritto in un paper pubblicato sulla rivista Agriculture, Ecosystems & Environment, è ispirato a “I coloni di Catan”, gioco da tavolo tedesco degli anni ’90 che simula la colonizzazione di un’isola a partire dalle risorse presenti. Il tabellone comprende 39 caselle esagonali che raffigurano, in maniera stilizzata, la sezione di una pianta di caffè. Formiche, coccinelle, vespe, mosche: i giocatori muovono delle pedine che rappresentano i diversi organismi presenti nell’ecosistema. Lo scopo è catturare gli insetti dell’avversario.
Lo schema riproduce il meccanismo che avviene in natura. Le coccinelle e le vespe si nutrono di cocciniglie, piccoli insetti che producono una secrezione zuccherina, detta melata. Ma le formiche azteche tendono a proteggere le cocciniglie dai loro predatori, perché a loro volta si nutrono della melata.
I produttori di caffè che hanno partecipato al gioco (e che per la maggior parte avevano un basso titolo di studio) sono rimasti molto sorpresi dall’aver scoperto la complessità di comportamenti che si nasconde nelle loro piante. Molti di loro, infatti, non avevano idea dell’esistenza di una catena alimentare in cui ogni animale ha un ruolo preciso e nella quale alcune specie competono tra di loro. Un altro aspetto interessante, per i produttori, è stata la scoperta di piccoli insetti che possono aiutarli nella lotta contro la cosiddetta “ruggine del caffè”, la malattia dovuta al fungo Hemileia vastatrix che dal 2012 ha devastato le colture del Centro e del Sud America. Nel corso del workshop, i partecipanti hanno infatti imparato che le formiche svolgono un ruolo importante contro il fungo e che loro stessi possono mettere in atto delle strategie a lungo termine, come ad esempio ridurre l’uso di pesticidi o preservare gli alberi dove le formiche hanno creato il loro nido.
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