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Estate in Abruzzo, tra lupi e paleontologia

Continuiamo a muoverci lungo la penisola e arriviamo in Abruzzo, dove tra attività legate alla natura e musei per scoprire il territorio c'è tutto ciò che serve per riempire una giornata di vacanza.

Un camoscio appenninico fotografato in Abruzzo. Crediti immagine: Angelina Iannarelli, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0

COSTUME E SOCIETÀ – Dopo il Friuli, la Valle d’Aosta, il Lazio e il Molise, continuiamo a scendere lungo la penisola per scoprire cosa hanno da offrirci le regioni italiane in questi caldi mesi estivi. Non si tratta certo di soli monumenti: anche chi è alla ricerca di qualche esperienza “più scientifica”, che si tratti di escursioni naturalistiche o di un museo della scienza, troverà pane per i suoi denti.

Oggi ci spostiamo in Abruzzo, dove tra lupi, linci ed etnoantropologia c’è solo l’imbarazzo della scelta. Abbiamo scelto per voi alcune mete più note e altre “meno battute” ma vi ricordiamo anche che alcune interessanti opportunità di visita, come quelle ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso o all’Osservatorio Astronomico di Collurania Vincenzo Cerulli dell’INAF, sono momentaneamente sospese a causa del sisma o per altre ragioni. Monitoratele quindi per il futuro! Nel frattempo…

Natura e dintorni

Area marina protetta Torre del Cerrano (Torre Cerrano, Teramo): Perché l’Abruzzo non è solo montagna, ma tra le aree protette custodisce anche preziosi habitat marini. Nell’AMP Torre del Cerrano ci sono due tipologie ambientali principali, il fondale sabbioso adriatico e la scogliera di fondo, abitati da specie pelagiche e bentoniche. Tra le creature che si trovano in questo ambiente ci sono sogliole, saraghi, vongole, spigole e un piccolo gasteropode tipico dell’Adriatico, la Trivia adriatica. Ma tra gli obiettivi dell’AMP spicca “la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche naturali, fisiche, chimiche e della biodiversità marina e costiera, con particolare attenzione alle biocostruzioni di Sabellaria halcocki”. Chi è costei? Un piccolo polichete vermiforme e cilindrico, privo di zampe, un vero e proprio ingegnere ambientale la cui presenza e benessere sono indice dello status dell’ambiente nel quale vive. Tra gli habitat terrestri va ricordata la duna, che ospita varie specie di insetti e il fratino, un uccello migratore, oltre a specie vegetali come euforbia, verbasco e zafferanetto delle spiagge. Dal birdwatching fino alle escursioni e alle uscite in vela, tutte le attività dell’AMP vengono condotte nel rispetto dell’ambiente e sotto la guida del personale esperto. per info

Museo del lupo e area faunistica (Centro visite di Civitella Alfedena, L’Aquila): Presso il centro visite del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, oltre a informarsi sui percorsi per scoprire il parco, è possibile iniziare il viaggio nella conoscenza di quello che è probabilmente il predatore più affascinante d’Italia. Il lupo. È stato allestito un museo con un percorso dedicato alla biologia ed etologia di questa specie, oltre ai miti e alle leggende che da sempre lo accompagnano e hanno contribuito ad appioppargli una cattiva reputazione, quasi sempre ingiustificata. Nella stessa zona si trova un’area faunistica, quattro ettari di terreno recintati nei quali, con un po’ di fortuna (o meglio, di sguardo attento e silenzio) è possibile vedere i lupi in semi-libertà, e una seconda area dedicata invece alle linci, anch’essa ospitante esemplari in semi-libertà. Entrambe sono state istituite dal parco a scopi scientifici, per studio e per il ripopolamento delle due specie. per info

Laboratori, escursioni, workshop e didattica a tema “natura” nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Civitella Alfedena, Pescasseroli, Villetta Barrea, Barrea, Opi, Villavallelonga): Se volete scoprire tutti i segreti delle api e di come si crea un favo o vi interessa imparare a riconoscere le impronte degli animali, se siete appassionati di botanica, di lupi o volete avvicinarvi all’orienteering e al nordic walking come metodi per esplorare il territorio, nel parco l’estate è punteggiata di eventi interessanti. per info e prenotazioni

Grotte di Stiffe (Stiffe, L’Aquila): Le grotte carsiche di Stiffe sono quella che viene chiamata una “risorgenza”, ovvero il punto nel quale il fiume ritorna in superficie dopo aver percorso un tratto sotterraneo. Sono lunghe oltre un chilometro ma solo una parte è stata esplorata ed è aperta al pubblico. Il complesso visitabile oggi si trova a due passi da L’Aquila, fa parte del parco regionale naturale del Sirente-Velino ed è stato inaugurato nel 1991: il corso d’acqua portò alla costruzione di una centrale idroelettrica, nel 1907, e solo una volta che questa fu smantellata, dopo circa 50 anni di attività, iniziarono le esplorazioni speleologiche. Il percorso turistico moderno è lungo all’incirca 700 metri. per info

Musei

Museo delle genti d’Abruzzo (Pescara): Un museo etnoantropologico di 16 sale che ripercorrono la storia di tutte le comunità umane che, dal Paleolitico ai giorni nostri, si sono succedute sul territorio abruzzese. Attrezzi d’epoca, usi e costumi, un percorso rupestre e una collezione permanente di fotografie dei primi del Novecento che raccontano la regione. Una visita che si ripromette di arricchire le conoscenze di un turista di passaggio, adatta anche a famiglie con bambini grazie alle attività didattiche e all’approccio coinvolgente, ma anche di un abruzzese interessato a scoprire di più sul suo territorio e sul “come eravamo”. il sito web

Museo dell’orso marsicano, MOM (Palena, Chieti): Questo museo è ospitato in un’ala di un ex convento ed è allestito su cinque diverse sezioni. Potrete “avventurarvi” nella ricostruzione di una foresta come appare nelle ore notturne, immaginare la vita dell’orso grazie ai diorami e scoprire di più sulla biologia, l’etologia e la storia di questo carismatico animale.  La natura interattiva dell’esposizione promette di affascinare tutti, grandi e piccoli. L’orso marsicano oggi è al centro di un progetto di tutela e conservazione: il museo stesso vuole essere un modo per farlo conoscere e amare al pubblico. Se poi voleste abbinare una bella escursione alla vostra visita al museo, l’area del comune di Palena è stata scelta per ospitare il museo proprio perché interessata dalla presenza dell’orso in carne e ossa. Cosa aspettate? Vedere uno di questi animali nel suo ambiente, indisturbato, è una delle esperienze di ecoturismo (e di vita) più belle che si possano fare. per info

Museo preistorico di Celano (Celano, L’Aquila): Questo museo è il frutto di un work in progress durato molti anni ed è ubicato in prossimità dell’insediamento palafitticolo delle Paludi di Celano, che risale alla fine dell’età del Bronzo, e alla relativa necropoli. Nel museo sono custoditi tutti i ritrovamenti del sito, oltre a numerosi altri reperti provenienti dai vari siti preistorici scoperti attraverso la regione. L’insediamento di Celano è il villaggio preistorico più estesamente scavato in Abruzzo, spiegano gli esperti, “che per le caratteristiche paludose del terreno ha restituito materiali organici in perfetto stato di conservazione, come i pali di legno di quercia, salice e pioppo per realizzare le cosiddette palafitte, insieme a tazze, boccali, ciotole, olle in ceramica di impasto ed ancora fibule, anelli, aghi, bracciali, scalpelli, punteruoli e pugnali in bronzo”. per info

Museo dei fossili e delle ambre (San Valentino in A.C., L’Aquila): Nato nel 2004, questo piccolo museo organizzato in due sale custodisce una raccolta di fossili che percorre gli ultimi 500 milioni di anni del pianeta Terra, oltre a numerosissime ambre, delle quali è documentato il ruolo paleontologico e quello di utilizzo umano. Ancora in costruzione una terza sala per i fossili dell’Abruzzo, con particolare riferimento all’area della Majella, e una quarta sala nella quale saranno esposte ossa di dinosauri e organizzati laboratori didattici. Ai fini di ottimizzare la ricerca scientifica, la condivisione di conoscenze e competenze e lo scambio di reperti, il museo fa parte della rete museale “Pangea” insieme al Museo Civico di Rovereto (Trento), al Museo Geo-paleontologico di Lerici (La Spezia), al Museo di Storia naturale e del Territorio dell’Università di Pisa e al Museo di Storia Naturale della Regione Piemonte. per info

@Eleonoraseeing

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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".