COSTUME E SOCIETÀ

Parchi, natura e produzioni tradizionali nell’estate della Calabria

Continua il viaggio nell'offerta estiva delle regioni italiane arrivando in Calabria tra natura, tradizione e scienza.

Il Parco Nazionale del Pollino è uno dei tre parchi nazionali che si trovano nel territorio della Calabria. Crediti immagine: Brian Gratwicke, Flickr

COSTUME E SOCIETÀ – Prosegue il tour estivo tra le Regioni italiane alla ricerca di scienza e stavolta ci porta in Calabria. Spesso associata al cibo, alla storia, al mare e al turismo, è anche una Regione di montagne, natura e parchi. Nel territorio regionale non sorprende quindi che vi siano musei ed eventi legati all’antica storia e alle tradizioni calabresi risalenti fino alla Magna Grecia. A questi però si affiancano anche numerose realtà legate alla natura alla scienza e alla tecnica.

La Regione, formata da una alta catena montuosa, stretta tra il mar Ionio e il mar Tirreno, gode di una natura rigogliosa e di un paesaggio molto vario che va dalle coste all’alta montagna. A tutelare questo patrimonio vi sono ben tre parchi nazionali che coprono i maggiori massicci regionali, quello del Pollino, della Sila e dell’Aspromonte.

Il Parco Nazionale del Pollino si estende negli aspri e selvaggi confini settentrionali della regione, a cavallo con la confinante Basilicata, tra le montagne del Pollino e dell’Orsomarso. Il suo simbolo inconfondibile è il pino loricato, una contorta e maestosa conifera relitto dell’ultima glaciazione che nel parco trova l’unica zona di diffusione in Italia. All’interno del parco, nel caratteristico borgo medioevale di Morano Calabro (CS) sorge il Museo Naturalistico “il Nibbio”, dedicato al grande patrimonio naturale della zona.

Più a sud, il Parco Nazionale della Sila si estende sulle cime che si innalzano dal grande altopiano della Sila tra laghi e maestose foreste di pini larici silani. Nel parco vi sono diversi musei e zone protette legati alle tradizioni e al patrimonio naturalistico locale. Si segnalano la riserva integrale “I giganti della Sila”, formata in prevalenza da pini larici, che raggiungono i 45 metri di altezza e l’età di circa 350 anni. La riserva dell’Arboreto protegge invece una zona che è stata utilizzata in passato per praticare la silvicoltura e che oggi ospita una grande varietà di alberi sia autoctoni sia esotici. All’interno della riserva vi sono una Bat-House e un laghetto dotato di camera subacquea dove è possibile osservare in diretta pipistrelli, tritoni e libellule. A Camigliatello Silano (CS) presso uno dei centri visite del parco sorge il Museo della Biodiversità dove è presente una vasta collezione di animali soprattutto italiani. Dedicato a una delle antiche tradizioni calabresi vi è, invece, il Museo dell’Olio di oliva e della Civiltà contadina di Zagarise (CZ), un ecomuseo dove è possibile degustare gli oli della zona, conoscere l’antica tradizione della coltivazione dell’olivo e le tecniche che permettono di ricavare l’olio.

Un’offerta simile viene proposta anche nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, nel più meridionale dei massicci montuosi della regione. Il parco, che si eleva dalle pendici della montagna fino ai 1956 m del Montalto, racchiude una grandissima varietà di habitat con moltissime specie, tra cui l’aquila reale e la rara aquila del Bonelli. I centri visita del parco sono dedicati a diverse tematiche scientifico-naturalistiche e storico-culturali della zona. Tra gli altri si segnalano a Santo Stefano in Aspromonte (RC) l’Osservatorio Regionale per la Biodiversità della Calabria, a Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC) il Centro Ecologico Aspromontano, a Mammola (RC) il centro sull’archeologia industriale del Parco legata all’impiego dell’acqua, a Bagaladi (RC) il centro sulla storia dell’olio d’oliva. Purtroppo c’è da prendere atto che l’offerta formativa del parco è mal segnalata su internet, e che c’è una carenza di informazioni su cui occorrerebbe intervenire.

Per gli amanti della natura c’è poi il Parco Regionale delle Serre con i sui magnifici boschi di abeti bianchi monumentali tra cui uno tra i più grandi d’Europa (55 m di altezza e 5,5 m di diametro). Qui nel comune di Serra San Bruno si può visitare l’orto botanico del vivaio “Rosarella”.

Nell’ambito delle aree protette c’è anche da segnalare l’Area Marina Protetta Capo Rizzuto dove è presente l’Aquarium del Centro di Educazione Ambientale all’Ambiente Marino, in cui sono stati riprodotti gli habitat marini dell’area protetta.

Un museo legato a una delle produzioni tradizionali calabresi si trova a Rossano (CS): il Museo della Liquirizia Amarelli è uno dei musei d’impresa più visitati in Italia e mostra le tecniche di coltivazione e lavorazione della pianta.

A Reggio Calabria si trova, invece, il Museo Paleomarino dedicato alla biologia e alla paleontologia marine, con reperti e specie della zona. Per gli amanti dell’astronomia nella città è presente anche il Planetarium Pithagoras. L’associazione che lo gestisce, oltre alla normale attività divulgativa, organizza corsi, conferenze ed eventi che nel corso dell’estate si tengono anche in altri comuni della zona (qui l’elenco delle attività).

Esplorando altri tipi di offerte museali legate alla scienza e alla tecnica si arriva a Cosenza al Museo interattivo di Archeologia Informatica. Qui i nostalgici dei primi computer Olivetti o Apple degli anni Ottanta e gli appassionati di tecnologia informatica troveranno pane per i loro denti grazie a una collezione di calcolatori storici donati dall’Università di Calabria.

Più classica nella sua offerta scientifica è la Mostra della Scienza e della Tecnica di Tropea (VV) che spazia su scoperte scientifiche e tecniche che vanno dalla pila di Volta al motore a scoppio al frigorifero.

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Vincenzo Senzatela
Appassionato di scienze fin da giovane ho studiato astrofisica e cosmologia a Bologna. In seguito ho conseguito il master in Comunicazione della Scienza alla SISSA e ora mi occupo di divulgazione scientifica e giornalismo ambientale