Terapia dietetica del vampirismo
Per curare lo squilibrio energetico all'origine di tutte le malattie, un noto medico americano prescrive un'alimentazione per vie inconsuete.
IL PARCO DELLE BUFALE – La Società di diabetologia mette in guardia contro i nutrizionisti dilettanti o meno che curano il diabete con la sola dieta. In realtà, dicono di curare ogni patologia meno una. Ignorano tuttora che negli Stati Uniti il celebre dott. Lawrence Wilson ha scoperto come liberare l’umanità dalla pandemia del vampirismo.
Il fondamento della medicina wilsoniana è semplice: ogni disturbo fisico e mentale è causato dallo squilibrio fra i “tre centri dell’energia” che nel cristianesimo corrispondono allo Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. Il vampirismo, per esempio, è dovuto a un accumulo di energia rubata ad altre persone per via sessuale o verbale, con minacce o lusinghe che stanno agli elettroliti nocivi come “un circuito a induzione” all’elettricità.
In pratica, è universale:
si riscontra in tutti i tipi di analisi del capello.
Ognuno nella vita attraversa periodi di vampirismo più o meno acuto. Occorre pertanto distinguere gli stati psicofisici transitori, quando basta una dieta a riequilibrare la Trinità dei centri, da quelli cronici e i vampiri normali da quelli “estremi”, in maggioranza maschi, caratterizzati da
1. Un mineralogramma adulto con veloce tasso di ossidazione.
2. Tipo vampiro doppio. Ossidazione veloce e un rapporto Na/K [sodio/potassio] maggiore di circa 3
3. Tipo vampiro triplo. Un mineralogramma adulto con veloce tasso di ossidazione, un rapporto Na/K maggiore di circa 3 e un rapporto calcio/magnesio maggiore di circa 9,5.
4. Tipo Quattro x o vampiro quadruplo. Come 3. Tuttavia può aver in aggiunta elevati livelli di ferro, manganese e alluminio.
5. Altri tipi sono possibili. […]
Il mineralogramma delle vittime mostra invece un’ossidazione lenta e un basso rapporto Na/K.
Una volta identificato il tipo, il dott. Wilson prescrive integratori alimentari, una dieta a bassa energia eterica e quindi disintossicante. Per velocizzare l’eliminazione di tossine, metalli e integratori, occorrono procedure “ignote” alla medicina attuale per colpa di BigPharma e del complotto più originale dei venditori di acqua alcalina e di ionizzatori per produrla in casa.
Fra le procedure ignote, alla custode del Parco perlomeno, ci sono gli impianti vaginali e penili di caffè da somministrare quotidianamente in particolare ai bambini che tollerano male i clisteri (quotidiani anch’essi, il dott. Wilson raccomanda di alimentarsi da diversi orifizi). Procurano una grande diversità di benefici, come viene documentato da testimonianze grate, numerose e particolareggiate.
Al contrario, quelle dei pazienti sono rare e concise. Forse la fisiologia della procedura – un peniluvio di 30 minuti, più che un impianto – ha generato un po’ di confusione:
1. Con l’impianto vaginale, il caffè è assorbito sopratutto dal sistema linfatico. La zona dell’inguine sulla parte anteriore del corpo è ricca di vasi e nodi linfatici. Dal sistema linfatico il caffè passa nella circolazione generale, aggirando il fegato.
2. Il caffè ha un’azione lievemente astringente, solitamente benefica sulla vagina, e può ripulire l’area.
Per le “clienti” le controindicazioni sono numerose, per i clienti una sola, ipotetica:
Alcuni uomini hanno chiesto se sia pericoloso che un po’ di caffè risalga nell’uretra. Finora non è mai successo e non è un problema. Accertatevi che il caffè abbia una temperatura confortevole.
I lettori si accertino di essere maggiorenni e di allontanare i liquidi dalla tastiera prima di cliccare sui link in grassetto.
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