La casa dell’esperimento
Hiša eksperimentov, da poco vincitore del titolo di miglior museo di Lubiana del 2018, è il science centre che vuole stimolare la curiosità e il pensiero critico dei suoi visitatori.
MUSEI – Vista da fuori, Hiša eksperimentov (“La casa dell’esperimento” in sloveno) non sembra un science centre: è situata in un edificio poco appariscente nel cuore di Lubiana, e solamente l’insegna raffigurante una casetta stilizzata con all’interno le iniziali HE permette di individuarlo da lontano. In effetti, le piccole dimensioni e il pavimento in legno gli conferiscono un’aria particolarmente “casalinga”; ma al posto dei mobili, in questa casa tutta particolare ci sono decine e decine di exibit hands-on, che permettono al visitatore di fare piccoli esperimenti scientifici, di porsi delle domande e trovare le risposte e di scoprire quanto possa essere gratificante imparare nuove cose. Non per niente, il motto del centro è “se leggo dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”, una rielaborazione del famoso proverbio cinese.
Tuttavia, l’obiettivo di Hiša eksperimentov non è quello di fare divulgazione scientifica: “Anche se siamo un science centre, non c’è alcun riferimento alla scienza nella nostra dichiarazione di intenti”, afferma Miha Kos, fondatore e direttore del centro. In effetti, l’obiettivo ultimo dichiarato sulla pagina web di Hiša eksperimentov è quello di “vivere e partecipare in una democrazia sana, in una società in cui la significativa maggioranza della popolazione pensa criticamente e affronta i problemi in maniera proattiva”. “Il pensiero critico e il pensiero scientifico hanno molto in comune”, continua Kos, “per questo motivo noi promuoviamo la scienza come mezzo per emancipare le persone”. La scienza è quindi solo uno strumento che permette di stimolare il pensiero critico, la curiosità e la creatività dei visitatori.
Eppure, quando si entra all’interno della Casa dell’esperimento, la scienza sembra essere ovunque: giochi di specchi e illusioni ottiche, strani fenomeni acustici, esperimenti con le forze o con la pressione. Un semplice exhibit, estremamente efficace, permette di dimostrare il teorema di Pitagora con l’ausilio di 3 quadrati di plastica trasparente e un po’ di acqua colorata; in un’altra postazione si può sparare con un “cannone ad aria”, mentre in un’altra ancora si possono realizzare giganti bolle di sapone. Tutti gli exhibit esposti sono stati costruiti dallo staff di Hiša eksperimentov, che nella maggior parte dei casi si è occupato anche della loro ideazione e progettazione, spesso con la consulenza e l’aiuto di esperti universitari.
Ma la Casa dell’esperimento è molto più di un insieme di exhibit. Un’attività fondamentale svolta dal centro consiste nell’organizzazione di spettacoli a tema scientifico, che vengono chiamati science adventure. “Normalmente, quando si parla di uno spettacolo scientifico si immagina un’esibizione in cui c’è qualche esplosione e viene fatto inalare un po’ di elio”, spiega Kos. “La gente si diverte e poi si dimentica tutto. Nelle nostre science adventure, invece, si cerca sempre di coinvolgere le persone in una discussione”. In questo modo la gente si incuriosisce e continua a ragionarci sopra anche quando torna a casa. Ogni avventura è dedicata a uno specifico tema, come luce, pressione, attrito, ma anche odori, denti e bolle di sapone; gli animatori adattano continuamente le proprie esibizioni in base all’età e alla numerosità del pubblico, e improvvisano anche a seconda delle idee e delle domande che emergono nel corso dell’esperienza. Anzi, l’improvvisazione è un elemento così importante che Kos definisce i science show di Hiša eksperimentov come “jazz scientifici”. Le science adventure della Casa degli esperimenti riscuotono così tanto successo che da qualche anno è stata fondata INSPIRE (International “Science Performance Is Ready” Event), una scuola internazionale per insegnare al personale museale a organizzare science show simili a quelli della Casa dell’esperimento.
Le idee sono tante, ma lo spazio a disposizione è poco. Per questo motivo, il personale di Hiša eksperimentov esce spesso dai confini della Casa per riversarsi nella capitale slovena, dove organizza numerosi eventi. Un esempio è il Sciencetival (termine nato dall’unione delle parole science e festival) che si tiene ogni estate nel centro storico di Lubiana: una tre giorni di esperimenti, esibizioni e conferenze a tema rigorosamente scientifico. Kos ricorda ancora con affetto l’edizione del 2014, durante la quale i partecipanti al festival hanno potuto attraversare il fiume nel centro della città su una bicicletta in equilibrio su un cavo teso tra le due sponde. Un altro evento ancora è il cosiddetto sentiero scientifico, un percorso circolare che viene allestito una volta l’anno per collegare Hiša eksperimentov con la piazza centrale di Lubiana; le attività commerciali presenti su questo percorso ospitano nei propri locali uno o più exhibit, e a chi raccoglie tutti i timbri che certificano il completamento del percorso spetta un piccolo regalo. Per le persone che abitano lontane dalla capitale slovena, invece, esiste la Piccola casa dell’esperimento, un van allestito con exhibit mobili che viaggia da una città all’altra, trasformando le scuole del Paese in science centre per un giorno.
Un tale turbine di attività non può che guadagnarsi l’interesse del pubblico ed è per questo che, dalla sua fondazione ventidue anni fa, Hiša eksperimentov ha stuzzicato la curiosità di migliaia di persone.
Segui Silvia Sparaciari su Twitter
Leggi anche: Father and Son, il museo si mette in gioco
Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.