Coach, una professione nuova e promettente
Un certificato di coach dà l'accesso a "una clientela potenzialmente vastissima", composta in prevalenza da studenti di coaching.
IL PARCO DELLE BUFALE – Diventare docenti in corsi di formazione sembra spesso lo “sbocco occupazionale” dei corsi stessi. Con poche centinaia o migliaia di euro, si ottiene per esempio un certificato di installatore di tubo Dukic, radiestesista-rabdomante o applicatore di adesivi Taopatch. Quando i clienti scarseggiano, per recuperare l’investimento basta acquisire il certificato di livello scientifico superiore e reclutare studenti.
La custode del Parco riteneva – a torto – che fosse il caso del coach o life coach o mental coach o human trainer, una professione concepita cinquant’anni fa negli Stati Uniti da appartenenti allo Human Potential Movement. In Italia, la stampa la presenta come nuova da un decennio, in rapido sviluppo – nel 2016 i professionisti erano arrivati a circa 500 – e ogni anno raccomanda nuove scuole, università e campus on-line.
La loro “offerta formativa” comprende quasi sempre la programmazione neuro-linguistica, per il resto è altrettanto nebulosa delle carriere alle quali condurrà:
il coach non cerca lavoro ma lo crea, lo costruisce giorno dopo giorno, aprendo nuovi sbocchi professionali, intercettando la domanda di una clientela potenzialmente vastissima.
Insieme stampella e Jeeves, padre deciso e madre paziente, un/a coach aiuta il cliente a realizzare i suoi obiettivi e desideri in azienda, nella vita affettiva e nello sport, attraverso incontri a due o di gruppo, telefonate o sedute via Skype. In cambio di una tariffa media di 288 euro/ora, ascolta molto, interviene in maniera brillante, ottimista e sicura di sé, pone domande chiare e non suggerisce mai soluzioni.
Una laurea on-line in psicologia è auspicabile oppure no, ma occorre sapere come il cervello-mente degli interlocutori elabora la comunicazione facilitata dal coach. Serve quindi una buona padronanza delle neuroscienze. Con rare eccezioni, i corsi consultati in rete dalla custode sono rimasti a metà Novecento.
Eticambiente fa parte delle eccezioni. La titolare è la prima italiana
Certified Coach italiana in Conversational Intelligence®.
Il marchio appartiene a una life coach di grande successo: l’imprenditrice Judith Glaser, fondatrice e presidente di Benchmark Communications Inc. e del Creating WE Institute
Teorica della Neuro-innovazione applicata all’intelligenza conversazionale®, Butler spiega nel libro omonimo, e in conferenze con grafici a colori sgargianti, che il cervello umano “funziona in realtà” con cinque cervelli fatti di ingranaggi regolati da cortisolo e ossitocina:
Nei dirigenti aziendali, che costituiscono la clientela potenzialmente vastissima delle due imprenditrici, comportamenti e pensieri negativi producono cortisolo e quelli positivi producono ossitocina.
La ricerca dell’Istituto smentisce che l’ossitocina causi atteggiamenti e che intervengano altri neurotrasmettitori come l’onnipresente dopamina.
Nell’anatomia dei dirigenti o di tutti i clienti potenziali, nelle didascalie non è precisato, il cervello cardiaco cambia posizione da un’illustrazione all’altra (nota 1). Può sostituire la tiroide, il pomo d’Adamo, la carotide, il cervelletto o la ghiandola pituitaria. Le aree cerebrali appaiono meno vaganti anche se qualcuna ha una collocazione inaspettata. L’unica costante è un’amigdala così dilatata da sembrare una brutta neoplasia.
La custode del Parco sospetta che qualche lettore abbia già indovinato le altre eccezioni. Il “team” di Incoaching insegna
la Programmazione Neuro Quantistica® [che] nasce dalle esperienze maturate in oltre 20 anni di ricerca e insegnamento nel campo delle neuroscienze, della fisica quantistica, delle medicine non convenzionali, della psicoterapia…
materie nelle quali nessuno dei docenti ha competenze. Il coaching quantistico rientra meno nelle competenze dell’assicuratore Dino Raccagni, detto Piranha Cumino in Damanhur, che in quelle di Marco Paret della Facoltà Internazionale Libera ISI-CNV, l’auto-proclamato genio della programmazione neuro-linguistica e pioniere della psicologia quantistica.
Quest’ultima disciplina meriterà una rassegna a sé stante non appena la custode sarà riuscita a distinguerla dalla psicoanalisi quantistica.
Nota 1
In collaborazione con lo HeartMath Institute, il Creating WE Institute propone anche un programma che
forma e certifica coach in Comunicazione Coerente, altre tecniche HeartMath e la tecnologia emWave.
basate su oltre “300 pubblicazioni scientifiche” di cui soltanto 32 reperibili su PubMed, per lo più su riviste predone. L‘emWave è un’app che
oggettiva la coerenza cardiaca e mostra con luci colorate su uno schermo se siete fisiologicamente nello stato che vi facilita l’accesso all’intelligenza cardiaca.
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