Estate 2018 in Abruzzo tra scienza e montagne
COSTUME E SOCIETÀ – Per chi volesse passare una vacanza immerso nella natura, l’Abruzzo è il posto ideale: mare, montagna, parchi e fauna e flora tutte da scoprire. Ma se fosse brutto tempo o la voglia di escursioni fosse poca, ci sono alcuni musei che vi faranno passare un pomeriggio alla scoperta di orsi, geologia ed etnografia.
Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga
Il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga si estende su 150 mila ettari di superficie, fa parte di tre regioni (Abruzzo, Lazio e Marche) e comprende ben cinque province (L’Aquila, Teramo, Pescara, Rieti ed Ascoli Piceno). L’area si trova sull’Appennino e presenta un’ampia varietà di caratteristiche geologiche, ambientali, faunistiche e climatiche. Il Camoscio appenninico è il simbolo del Parco e la fauna è molto ricca: grandi erbivori, mammiferi, piccoli roditori e rapaci. Inoltre, con le sue 2364 specie censite, è una delle aree protette con maggiore biodiversità vegetale in Europa.
Laboratori creativi, escursioni, volontariato ambientale, arte, percorsi esperienziali e molte altre sono le attività proposte durante l’estate al Parco. Tutti gli appuntamenti al Parco li trovate nella pagina di riferimento sul sito. Nel calendario degli eventi segnaliamo anche il Festival del Gran Sasso, che propone eventi di vario genere – passeggiate, concerti e degustazioni – da luglio a settembre.
Parco Nazionale della Majella
Il Parco Nazionale della Majella è situato nella parte più selvaggia dell’Appennino Centrale, tra le province di Pescara, L’Aquila e Chieti, e occupa un territorio totalmente montano di 62.838 ettari. La flora e la fauna del Parco si caratterizzano per la loro ricchezza: più di 2100 specie e sottospecie censite di piante e molti animali, tra cui l’orso bruno marsicano, il cervo, il camoscio d’Abruzzo e il lupo appenninico. Grazie ai due giardini botanici e alle sette aree faunistiche, il Parco ha realizzato una rete di strutture che permettono ai visitatori di apprezzare al meglio il territorio. Le aree faunistiche sono dedicate agli animali simbolo di queste zone: area del Lupo, del Cervo, della Lontra, dell’Orso, del Camoscio, del Camoscio appenninico Pacentro e del Camoscio appenninico Lama dei Peligni. Qui tutte le info.
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è costituito principalmente da un insieme di catene montuose di altitudine compresa tra i 900 e i 2.200 m s.l.m. Il Parco ospita 67 specie di mammiferi, 230 di uccelli, 14 di rettili, 12 di anfibi, 15 di pesci e 4764 di insetti. Tra gli animali più rappresentativi del territorio ci sono il lupo, il cervo, l’orso bruno marsicano, il camoscio e l’aquila reale. Anche la flora è molto ricca e il fiore più conosciuto del Parco è la cosiddetta scarpetta di Venere (Cyripedium calcealus), una tipologia di orchidea gialla e nera a rischio di estinzione.
Il Parco propone laboratori per bambini, escursioni e passeggiate alla scoperta della natura locale: maggiori informazioni sul programma qui.
Area Marina Protetta Torre del Cerrano
L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano si estende fino a 3 miglia nautiche dalla costa e si sviluppa per 7 km, per una superficie totale di circa 37 km quadrati. Caratteristica della zona protetta sono le due tipologie ambientali che presenta: i tipici fondali sabbiosi adriatici e alcune parti di scogliere di fondo. Le specie marine pelagiche e bentoniche sono molte e ci cono anche un buon numero di specie vegetali. Durante le immersioni, fatte esclusivamente con le guide, è possibile imbattersi in svariati tipi di pesci e molluschi. La Torre del Cerrano, affidata in comodato al Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano e all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise, propone laboratori didattici e creativi di biologia marina, arte, botanica e archeologia per bambini ogni domenica.
MOM – Museo dell’Orso Marsicano (Palena)
Il MOM, cioè il Museo dell’Orso Marsicano, si trova nel territorio di Palena ed è costituito da 5 sezioni allestite con pannelli, diorami e una ricostruzione della foresta di notte. Con il suo carattere divulgativo didattico, il museo porta il visitatore alla scoperta delle caratteristiche biologiche e le abitudini di vita dell’orso, senza trascurare la mitologia e la storia, per concludere con le problematiche relative al rischio di estinzione e ai progetti per la tutela e la salvaguardia dell’orso. La struttura è arricchita da una sala audio e video e da una sezione dedicata all’interattività. È possibile anche fare un’escursione lungo uno di sentieri dell’orso, per avere un contatto diretto con il suo ambiente e andare alla ricerca dei segni indiretti della sua presenza.
Museo Geopaleontologico Alto Aventino (Palena)
Le sale del Museo Geopaleontologico sono ospitate all’ultimo piano del Castello Ducale di Palena e sono state aperte per la prima volta al pubblico nel 2001, con un rinnovo avvenuto nel 2007. Il percorso si articola in tre sezioni: nella prima vengono illustrati i processi dinamici della Terra, ripercorrendo la storia geologia e l’evoluzione della vita sul pianeta; la seconda è dedicata alla geologia e agli aspetti paleoambientali e paleontologici del territorio attraverso rocce e fossili; nella terza si possono ammirare resti vegetali, pesci, molluschi, echinidi, crostacei, piume di uccelli e lo scheletro perfettamente conservato nella roccia di un piccolo mammifero lagomorfo oggi estinto, il prolago. Nel Museo si trova anche il settore “Geologiocando”, in cui i bambini possono scoprire la geologia attraverso il gioco. L’osservatorio geologico, l’osservatorio geofisico virtuale e il magazzino scientifico completano la struttura museale.
Museo delle Genti d’Abruzzo (Pescara)
Il Museo delle Genti d’Abruzzo nasce nel maggio 1973 e illustra la storia dell’uomo in Abruzzo, dai cacciatori paleolitici ai giorni nostri. Si trova all’interno dell’edificio delle caserme borboniche lungo il fiume Aterno-Pescara, occupa circa 3500 metri quadrati ed è strutturato in 16 grandi sale espositive. I temi trattati nel Museo sono l’archeologia, l’educazione all’arte, l’etnografia, le tradizioni popolari, che vengono però esposti e divulgati grazie a strumentazioni multimediali, laboratori didattici e di restauro, biblioteca, fototeca, audioteca e auditorium.
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