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Letture estive 2019, i consigli di OggiScienza

Come ogni estate, non vi lasciamo soli di fronte alla scelta dei libri di scienza da portare con voi in vacanza o leggere nella tranquillità di giornate di riposo.

Come ogni estate arrivano i consigli di lettura di OggiScienza (qui le puntate 2016, 2017 e 2018). con qualche spunto di lettura tra i libri pubblicati negli ultimi mesi, dall’astronomia al comportamento animale, dalla salute alla storia della scienza. Quali sono i libri da leggere nell’estate 2019?

Iniziamo con qualcosa di particolare. Il primo libro che vi proponiamo è edito da Raffaello Cortina Editore: Erotismo e aggressività nei disturbi gravi di personalità di Otto Kernberg, uno tra i più autorevoli psicoanalisti contemporanei. Si tratta di una serie di scritti dove l’autore analizza la complessa relazione tra teoria delle relazioni oggettuali e neurobiologia, con un approccio psicoanalitico nella lettura dei fenomeni della personalità. Che non è certamente l’unica chiave di lettura possibile, ma è uno sguardo interessante da considerare.

Passando alla fisica, è di questi mesi l’ultimo libro dello scienziato e divulgatore scientifico Amedeo Balbi, dal titolo L’ultimo orizzonte. Cosa sappiamo dell’universo, edito da UTET. La domanda è la seguente: possiamo dire di sapere finalmente tutto dell’universo? Certo che no. Il libro di Balbi si colloca in questa terra di frontiera su cui si svolge la ricerca attuale, dalle conferme della teoria inflazionaria fino alla ricerca della materia oscura, passando per la spiegazione dell’accelerazione dell’espansione dell’universo.

Le Origini della vita sono al centro di Genesi. Il grande racconto delle origini che Guido Tonelli ha pubblicato per Feltrinelli. Siamo proprio sicuri che «All’inizio e per primo venne a essere il Chaos»? È questo il presupposto che muove la ricerca con gli acceleratori di particelle? Di una cosa siamo certi, secondo Tonelli: «nessuna civiltà, grande o piccola che sia, può reggersi senza il grande racconto delle origini».

La ridicola idea di non vederti più. La storia di Marie Curie e la mia è un racconto toccante della vita della scienziata che Rosa Montero ha pubblicato per Ponte alle Grazie. Non si conoscono Rosa Montero e Marie Curie, vivono in epoche diverse. Ma sono accomunate da un forte lutto da superare, e proprio quando Rosa nel 2009 perde il suo compagno di vita si ritrova fra le mani il diario di lutto di Marie, che nel 1906 aveva perso il marito Pierre. Così per Montero inizia un’immedesimazione fra la sua sofferenza e quella di Marie, traendone un libro che svela un volto meno noto della grande scienziata e che ci fa riflettere anche duramente sulla vita e sulla morte.

Agli amanti degli animali consigliamo Nella mente e nel cuore dei cani. Vita emotiva e comportamento del vostro miglior amico di Marc Bekoff per Carocci, vincitore del premio della Animal Behavior Society. Partendo dagli studi più recenti sulle capacità cognitive ed emotive dei cani, Bekoff offre un’incredibile quantità di informazioni pratiche, sfatando allo stesso tempo molti dei miti più diffusi. Impariamo così, per esempio, che non sempre i cani fanno pipì per marcare il territorio, così come non sempre mangiano erba per vomitare, o ancora quanto sia discutibile il concetto di dominanza applicato a questi animali come viene inteso spesso per via dei “sentito dire”. E se apprezzate la scrittura e la visione di Bekoff, qui trovate la nostra recensione di Dalla parte degli animali (2018, Ricca Editore).

Alice Mado Proverbio è una scienziata che dedica da anni le sue ricerche a un aspetto specifico e affascinante: lo studio neuroscientifico della nostra percezione musicale. Neuroscienze cognitive della musica. Il cervello musicale tra arte e scienza (Zanichelli) risponde a molte domande: è vero che la predisposizione alla musica è codificata geneticamente? Perché si avverte l’impulso di muoversi a ritmo ascoltando un brano musicale? Perché il noto concerto in do minore di Rachmaninoff ci dà un inevitabile senso di intensa malinconia, mentre la sinfonia n. 1 in do maggiore di Beethoven ci regala per lo più serenità? Non si tratta di un libretto divulgativo ma di un manuale completo, di riferimento per chi si interessa di musica. Da tenere sullo scaffale.

Il grande romanzo della matematica. Dalla preistoria ai giorni nostri, di Mickaël Launay per La Nave di Teseo, con introduzione di Piergiorgio Odifreddi, racconta la nascita della matematica, ma non nelle aule universitarie, bensì in epoca preistorica: i numeri servivano a contare le pecore di un gregge, la geometria a misurare i campi e a tracciare le strade. Ma perché non ci siamo fermati lì? Per “colpa” delle intuizioni, che nascono improvvisamente, si diffondono attraverso i secoli e prosperano: l’enigma del pi greco, il fascino della sequenza di Fibonacci e della sezione aurea, la sfida delle equazioni e dell’infinitamente piccolo che solletica la nostra mente con i suoi paradossi.

Se volete una lettura adatta alle lunghe passeggiate estive in mezzo alla natura, vi suggeriamo Il canto degli alberi. Storie dei grandi connettori naturali di David George Haskell per Einaudi. Ogni capitolo di questo libro è dedicato al canto di un particolare albero: la fisicità del suono, le storie che danno vita a tale suono, e le nostre reazioni emotive, fisiche e mentali. Gran parte di questo canto si svolge al di sotto della superficie acustica. Ascoltare, dunque, significa «appoggiare uno stetoscopio sull’epidermide di un paesaggio, e sentire cosa si agita lí sotto».

Non siamo immersi solo nella natura. Viviamo anche all’interno di un altro tipo di nuvola. Big data. Come stanno cambiando il nostro mondo, di Marco Delmastro e Antonio Nicita per Il Mulino, è un utile e agile vademecum per riflettere sul peso delle nostre moderne scelte di consumo e politico-elettorali.

Concludiamo con un consiglio di lettura per gli amanti della tecnologia. Sempre Il Mulino ha pubblicato L’altra specie. Otto domande su noi e loro, dove loro sono i robot, le macchine. L’autore è Roberto Cingolani, fisico, è direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. La domanda di fondo è forte: quale etica possiamo pensare ad animaloidi quadrupedi o plantoidi dalle radici intelligenti, insetti robot, ma anche algoritmi sempre più sofisticati, intelligenze artificiali che applicate ai big data possono controllare centinaia di robot.

Buona lettura!


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Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.    Immagini Pixabay 12

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.