SALUTE

Anziani, cancro e cattive abitudini

Il 13% degli over 65 convive con un tumore e 1 su 5 considera pessima la propria vita. Eppure ancora troppi non smettono le cattive abitudini anche dopo la diagnosi: fumare, bere troppo e non fare attività fisica

Circa il 13% delle persone con più di 65 anni, non ospedalizzati o residenti in casa di riposo, conviveva con una diagnosi di tumore nel biennio 2016-17: l’11,3% dei 65-74enni, il 14,7% dei 75-84enni, e il 13,2% degli over 75. Tuttavia, anche grazie ai programmi di screening, la percentuale di sopravvivenza è buona, anche fra i più anziani.

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Il 62% delle donne fra i 65 e i 74 anni e il 42% delle over 75 è viva a cinque anni dalla diagnosi, e fra gli uomini le percentuali sono rispettivamente del 59% e del 44%. Se si osservano i tumori più comuni, lo scenario è ancora più ottimistico. Nove donne su dieci fra i 65 e i 74 anni e otto su dieci con oltre 75 anni sono vive dopo 5 anni dalla diagnosi di tumore alla mammella; il 78% delle 65-74 enni è viva a 5 anni dalla diagnosi di tumore al corpo dell’utero, come il 62% delle over 75. Otto uomini 65-74 enni su dieci sono vivi a 5 anni dalla diagnosi di tumore al testicolo, come il 60% degli over 75. Nove 65-74 enni su dieci sono sopravvissuti dopo ugual periodo dalla diagnosi di tumore alla prostata, come i 52% degli over 75. Per quanto riguarda il colon retto, è vivo a 5 anni il 67% dei 67-74 enni e il 54% degli over 75.

Dati del rapporto annuale AIOM

Sono i dati raccolti nell’ultimo rapporto annuale di AIOM “I numeri del cancro in Italia 2019”, che riporta i risultati della Sorveglianza PASSI d’Argento 2016-2017.

Il risultato è che il 22% delle persone intervistate dichiarano una salute percepita pessima, e un’analisi conferma che a parità di genere, età, area di residenza, istruzione e condizioni economiche, le persone con una diagnosi di tumore dichiarano di sentirsi male e soffrono di sintomi depressivi molto più delle persone libere da cronicità. Dice lo stesso il 18% delle persone con altre patologie croniche e il 5% di quelle libere da cronicità. Una diagnosi di tumore significa talvolta disabilità. Gli anziani fragili (secondo la definizione adottata in Passi d’Argento) sono il 12% delle persone libere da patologie croniche ma salgono al 20% fra le persone con tumore e al 24% fra le persone con altre patologie croniche.

Cancro e cattive abitudini

Eppure, in molti anche dopo la diagnosi non riescono ad abbandonare le cattive abitudini, come fumo, consumo di alcol a rischio, sedentarietà, che rappresentano rilevanti fattori di rischio per recidive, nonostante riferiscano di aver ricevuto consigli medici in tal senso. Anzi, spesso le loro abitudini peggiorano ulteriormente. Anche la copertura vaccinale contro l’influenza, che dovrebbe interessare tutti gli ultra 65 enni e tutte le persone con tumore è lontana dalla soglia ottimale.

L’11% degli 65 enni con tumore continua a fumare, il 32% è ex fumatore (contro il 28% delle persone con altre cronicità e il 24% fra chi non soffre di malattie croniche). Il 18% consuma troppo alcol, superando il limite indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di una unità alcolica al giorno per questa fascia di età (contro il 17% fra le persone con altre cronicità e il 20% fra le persone libere da cronicità). Il 40% degli anziani con tumore è sedentario, nonostante si consigli una moderata attività fisica, contro il 45% delle persone con altre cronicità e il 34% di quelle libere da cronicità. Solo il 13% – infine – degli over 65 con tumore consuma almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, come raccomandano le linee guida per una corretta e sana alimentazione.

Infine, dai dati emerge che il consiglio medico è ancora poco utilizzato come misura di contrasto alle cattive abitudini. Fra gli ultra 65 enni intervistati quasi 7 fumatori su 10 riferiscono di aver ricevuto il consiglio di smettere di fumare, poco meno di 3 persone su 10 riferiscono di aver ricevuto il consiglio di fare attività fisica, e solo 1 persona su 10, fra coloro che abitualmente bevono più di 1 unità alcolica al giorno riferisce di aver ricevuto il consiglio di bere meno.


Leggi anche: Sopravvivenza dopo un tumore: come leggere i dati

Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Immagine: Pixabay

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.