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I disturbi mentali nel mondo

Nel 2017 più di 970 milioni di persone hanno sofferto di qualche forma di disturbo mentale.

Secondo l’OMS, il peso di queste malattie continua a crescere, con conseguenze importanti sulla salute e sui suoi aspetti sociali, umani ed economici.
Uno degli indicatori utilizzati per misurare l’impatto globale di una malattia è il DALY (Disability-adjusted life year, in italiano attesa di vita corretta per disabilità). Esso tiene conto degli anni persi non solo a causa di una morte prematura ma anche per disabilità. Nel caso dei disturbi mentali, ad esempio, è importante soprattutto il valore degli “anni vissuti con disabilità” (YLD, Years Lived with Disability) piuttosto che quello degli “anni di vita persi” (YLL, Years of Life Lost).

Secondo il Global Burden of Disease Study 2017, l’analisi più recente e completa sui trend epidemiologici globali, i disturbi mentali sono responsabili di più del 14% dei DALYs. Il loro peso (burden) si manifesta in entrambi i sessi e in tutte le fasce d’età. Dai disturbi che emergono durante l’infanzia, come la disabilità intellettiva e i disturbi dello spettro autistico, a quelli più comuni durante la fase adulta, come i disturbi depressivi e ansiosi e la schizofrenia.

In ognuna delle regioni geografiche considerate, le malattie mentali interessano più del 10% della popolazione. Il GBD 2017, che analizza le variazioni avvenute nelle ultime tre decadi, evidenzia come nel 1990 i disturbi mentali fossero la 13esima causa di disabilità (1.523 DALYs per 100.000 persone). Ora sono al sesto posto (1.606 DALYs per 100.000 persone).

Quali sono le disabilità

Nel 2017 il disturbo mentale che ha causato più disabilità è stato la depressione, che ha colpito 264 milioni di persone. Questa malattia è responsabile dell’1,72% del totale dei DALYs. Se però si considera il valore degli YLD, la depressione è la terza causa di disabilità tra le donne (5,76%) e la quarta tra gli uomini (4,24%). Per le donne, il numero di anni vissuti con disabilità è aumentato del 14% tra il 2007 e il 2017.

Al secondo posto della classifica complessiva si trovano l’Alzheimer e le altre demenze, che causano l’1,22% del totale dei DALYs. Seguono i disordini legati all’abuso di sostanze (1,09%), disturbi ansiosi (1,08%), abuso di alcol (0,70%), epilessia (0,59%), schizofrenia (0,51%), “altri disturbi mentali” (0,44%), disturbo bipolare (0,37%) e disturbo della condotta (0,26%).

Carta di identità: Paesi ed età

Tra i 195 paesi presi in esame dal GBD 2017, quello con il maggior numero di DALYs dovuti a disturbi mentali è stato la Groenlandia (2.468 DALYs su 100.000 persone). In questo paese i tassi di suicidi sono tra i più alti del mondo. Seguono Iran, Australia, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Marocco, Francia, Paesi Bassi, Svezia e Portogallo. L’Italia, con 1.961 DALYs per 100.000 abitanti, si colloca al 23esimo posto.

Se si considera la fascia di età compresa tra i 5 e i 14 anni, l’Italia si trova invece alla nona posizione. Al vertice di questa classifica troviamo la Nuova Zelanda, seguita da Paesi Bassi, Norvegia, Stati Uniti, Grecia, Francia, Portogallo e Spagna. I paesi con PIL maggiore hanno meno problemi legati alle malattie infettive e più disturbi mentali, e questo vale soprattutto per l’Europa occidentale. Il fenomeno, detto “transizione epidemiologica” è evidente soprattutto per la popolazione di 5-14 anni. Nel complesso, secondo il GBD 2017, i disturbi mentali sono la seconda causa di disabilità in questa fascia di età, dopo le carenze nutrizionali. L’OMS stima che la metà delle malattie mentali inizi prima dei 14 anni e che ne sia colpito il 10-20% dei bambini e degli adolescenti.

Per i 15-49enni, invece, i disturbi mentali sono al primo posto come numero di DALYs, anche se dal 1990 il loro impatto è diminuito dell’1,18%. In questa fascia di età sono evidenti anche le differenze di genere: 1.762 DALYs su 100.000 uomini contro 2.101 DALYs su 100.000 donne. Anche per i 50-69enni e per gli ultra settantenni negli ultimi trent’anni il burden dei disturbi mentali è diminuito. La differenza è più evidente soprattutto tra gli anziani, dove i DALYs sono passati da 1.789 a 1.751 per 100.000 persone (-2,5%). E anche per gli over 50 la disabilità dovuta a problemi mentali riguarda soprattutto le donne. Tra i 50 e i 69 anni, gli anni di vita persi sono 1.802 ogni 100.00 uomini e 2.306 ogni 100.000 donne. Per il sesso femminile, però, il trend è negativo: nel 1990 i DALYs erano 2.335 su 100.000.

Tra il 1990 e il 2017 il peso dei disturbi mentali è cresciuto in tutte le regioni del pianeta. Un aumento significativo è avvenuto in America Latina e Caraibi (10,47%), nella regione del Nord Africa e del Medio Oriente (10,83%) e nella regione che comprende Asia Orientale, Sud-Est asiatico e Oceania (11,28%). In Africa i problemi di salute mentale stanno diventando sempre più importanti. Nel 2015, il valore di YLD, “anni vissuti con disabilità” è stato pari a 17,9 milioni, di poco inferiore ai 18,5 milioni di YLD dovuti a malattie infettive e parassitarie.

 


Il progetto di datajournalism sulla salute mentale è a cura di Francesca Camilli e Giulia Rocco

Leggi anche: I costi dell’assistenza psichiatrica

Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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Francesca Camilli
Comunicatrice della scienza e giornalista pubblicista. Ho una laurea in biotecnologie mediche e un master in giornalismo scientifico.