LIBRI

Le misure del tempo

Un libro di Paolo Gangemi dedicato a chi vuole conoscere le storie, le curiosità e gli aneddoti che si celano dietro alle misure del tempo.

Il tempo è considerata la risorsa più importante che abbiamo ed è anche l’unica che, al momento, non può essere in alcun modo aumentata a nostro piacimento. Ma che cos’è in realtà il tempo e perché da sempre è un’esigenza degli esseri umani sezionarlo in unità che lo rendano misurabile? Nel libro Le misure del tempo (Codice Edizioni, 2021) Paolo Gangemi cerca di rispondere proprio a queste domande, raccontando cosa sono e come sono nate le unità di misura del tempo, da quelle più piccole – i secondi – agli eoni, la più estesa unità cronologica in cui è stata divisa l’età della Terra. E lo fa intessendo la narrazione con curiosità e aneddoti, senza però tralasciare la precisione scientifica che ne caratterizza la scrittura.

Le misure del tempo

Un viaggio nel tempo e nelle culture

Il libro è suddiviso in otto capitoli e quarantasette episodi quasi tutti indipendenti tra loro – per cui si possono leggere seguendo l’ordine delle pagine o pescando a caso tra le pagine – in cui si analizzano le unità di misura del tempo. Si parte dagli eoni e dalle ere geologiche e, seguendo una scala di grandezza discendente, si arriva ai secondi, passando in rassegna i millenni, i secoli, gli anni, le stagioni, i mesi, le settimane, i giorni, le ore e i minuti. È letteralmente un viaggio nel tempo e nelle culture in cui il punto di vista scientifico si fonde con quello di artisti, poeti, scrittori, registi, storici, filosofi. Si delinea così una storia nella storia, come in un’infinita matrioska, dove riscoprire passo dopo passo il desiderio comune di capire cos’è il tempo e perché lo si vuole ingabbiare in unità che abbiano per noi un senso.

Il cuore di questo libro è dato dal voler raccontare storie di persone, «storie che ispirano sentimenti umani: l’idealismo contagioso del garibaldino buonista che ha inventato i fusi orari, lo stupore davanti alle stelle radioattive, il divertimento della rivista bisestile, la meraviglia della medusa immortale, l’ilarità suscitata dai creduloni della fine del mondo nel 2012, la commozione per la struggente legenda cinese della dea della Luna. Emozioni che accompagnano da sempre l’umanità, e sempre l’accompagneranno nel suo viaggio lungo il serpente infinito», come ha scritto il suo autore alla fine dell’introduzione.

Di lune e di mesi

È impossibile riuscire a tracciare una linea in grado di restituire a chi legge la stratificazione e la complessità degli argomenti contenuti ne Le misure del tempo: le pagine sono dense di concetti, curiosità, aneddoti, informazioni, rimandi e storie, frutto di un meticoloso lavoro di ricerca in più ambiti dello scibile. Questa complessità però non si riflette nella scrittura che rimane scorrevole e accattivante per tutta la lunghezza del saggio.

Tra le altre cose – e solo per fare qualche esempio – nel libro viene spiegata l’importanza della Luna nella definizione di mese, e come in inglese e in tedesco i termini “mese” e “luna” siano imparentati, proprio perché questa fondamentale unità di misura del tempo non potrebbe esistere se non ci fosse la Luna o se ci fossero più lune. E lo fa chiamando in causa Borges, la mitologia greca, la storia giapponese e il film di Rainer Werner Fassbinder  dal titolo Un anno con tredici lune.

Di geografie e di ere geologiche

E ancora, per chi si sta domandando come mai alcuni stati hanno un fuso orario diverso da quello definito dai propri confini geografici, scopriamo che la Spagna fino al 1940 apparteneva al fuso orario di Greenwich ma poi il dittatore Francisco Franco ha deciso di spostarlo per essere più vicino a paesi allora ideologicamente affini. Questo ha fatto sì che in Spagna (tranne nelle isole Canarie) il ciclo solare sia un’ora in ritardo rispetto al resto d’Europa, confermando l’abitudine del popolo iberico di mangiare più tardi rispetto a tutti gli altri paesi europei. Ma il dubbio che sia anche in parte la causa di quest’abitudine un po’ rimane.

Lo spostamento del fuso orario può rappresentare un gesto politico anche in questi anni: nel 2016 la Turchia ha modificato il proprio fuso orario allineandolo con quello di Mosca e della Mecca (quindi spostandolo di un’ora verso est), nonostante la maggior parte del suo territorio rientri nel fuso dell’Europa orientale. La spiegazione ufficiale è stata “per motivi di risparmio energetico”, ma molti analisti di geopolitica ci hanno visto altro.

Per continuare randomicamente gli esempi, troviamo un episodio dedicato all’ora legale e alla proposta di abolirla, in cui vengono spiegati i pro e i contro di entrambe le parti, oltre alle ragioni di chi invece vorrebbe l’ora legale tutto l’anno. E ancora, si parla anche di Antropocene, di come il termine abbia avuto origine e di come abbia rivoluzionato la catalogazione dei tempi geologici.

Come si può evincere da questi pochi – per non spoilerare troppo – esempi, Le misure del tempo rappresenta una corposa fonte di informazioni che vanno dalla scienza alla storia, dal mito all’arte, alla letteratura al cinema. Il consiglio è di leggerlo a episodi, prendendosi il giusto tempo per apprezzare le correlazioni che ne sono alla base e che ne costituiscono il fondamento.


Leggi anche: Quanto siamo lontani dai viaggi nel tempo?

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Condividi su
Lisa Zillio
Filmmaker e content creator, lavoro con immagini e parole. Ho una formazione in management culturale e una specializzazione in filmmaking conseguita presso la New York Film Academy. Dal 2010 mi occupo di comunicazione multimediale con una predilezione per il settore ambientale e il reportage. Ho fatto parte della redazione di OggiScienza. Ho documentato diverse spedizioni scientifiche e umanitarie tra Asia e Sud America. Ho realizzato video per mostre multimediali e nel 2021 Entiendo, il mio primo docu-film. Nel 2019 ho co-creato il progetto DooG Reporter il cui obiettivo è raccontare le storie del mondo in modo etico.