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Una finestra sul futuro. Diamo uno sguardo alle nuove frontiere della ricerca e ai protagonisti che rendono possibile il progresso della scienza.

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Verso l’Intelligenza Artificiale, giocando

Anche se un po' datato il Test di Turing è ancora un caposaldo (quasi un monito) nel campo dell'Intelligenza Artificiale: avremo una macchina davvero pensante quando questa sarà in grado di parlare con noi, cioè quando costruiremo un complesso hardware-software capace di padroneggiare il linguaggio simbolico. Pochi mesi fa ha fatto notizia a questo proposito l'impresa di Watson, il supercomputer della IBM che a Jeopardy! (un gioco televisivo popolare in USA) ha battuto due campioni in carne e ossa: non si può ancora affermare che la macchina comprendesse le domande nel modo in cui le intendiamo noi, non più di quanto un chatterbot possa capire quello che gli chiediamo, per quanto, in entrambi i casi, la risposta ci possa soddisfare o meno. Watson ha però dimostrato che, sia per gli uomini che per le macchine, per estrarre informazione non c'è niente di meglio del linguaggio.
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Anche il robot ha la pelle sensibile

FUTURO - Si chiamano HEX-O-SKIN. Sono una nuova generazione di moduli tattili per umanoidi. Sono stati realizzati dai ricercatori dell'Università di Monaco e costituiscono la base per una possibile pelle per robot, sensibile quanto quella di un uomo. Il team sta infatti sviluppando un tessuto fatto da questi circuiti, piccole “maglie” esagonali di circa 5 centimetri che, una volta assemblate, diventano una vera e propria pelle sensibile per robot o, come li definiscono i ricercatori tedeschi, “macchine con il cervello”. I circuirti sono infatti equipaggiati con una serie di sensori in grado di rilevare temperatura, accelerazione e prossimità, emulando gli umani sensi per la temperatura, per la vibrazione e per il tocco leggero
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Quanti punti ho fatto oggi?

FUTURO - Che ne dite di trasformare la vostra vita in una sorta di videogioco? Non uno sparatutto, o un picchiaduro, per carità! Piuttosto qualcosa di simile a Super Mario, dove per ogni vostra azione, magari collegata a un movimento, ottenete un punteggio. Bene, tutto questo esiste, si chiama GreenGoose e potrebbe essere la moda tecno-ludica dei prossimi anni.
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Funghi allucinanti

Nonsolomeduse. Qualche tempo fa su OggiScienza si è parlato dell'invenzione del primo laser vivente, resa possibile grazie alla proteina verde fluorescente, estratta da una particolare specie di medusa. La stessa proteina è stata usata anche per creare zanzare resistenti al plasmodio della malaria. Ora tocca ai funghi. Nel 1840, il botanico inglese George Gardner narrò di aver assistito a una scena inusuale per le strade di Natividade, un paesino al centro del Brasile. Vide un gruppo di ragazzi giocare con un oggetto luminoso, che si rivelò poi essere un fungo...
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Spazio ossigenato

CRONACA - Sulla Terra, il perossido di idrogeno gioca un ruolo chiave nella chimica dell'acqua e dell'ozono, componenti dell'atmosfera del nostro pianeta. Ora è stato trovato anche nello spazio, da astronomi che lavorano al telescopo cileno Apex, gestito dall'Osservatorio meridionale europeo. Apex (Atacama Pathfinder Experiment) è situato nella piana di Chajnantor, a 5000 metri di altitudine, nelle Ande cilene (per avere un'idea di che razza di posto sia, cliccate qui): grazie al potente strumento, gli astronomi del gruppo hanno osservato una regione della nostra galassia vicina alla stella Rho Ophiuchi, a circa 400 anni luce di distanza da noi. La regione contiene nubi di gas e polveri cosmiche, a una temperatura molto bassa (attorno ai -250 ºC) e a una densità elevata, e in cui stanno nascendo nuove stelle. Le nubi sono in larga parte fatte d'idrogeno, ma contengono tracce di altre sostanze chimiche, e sono oggetti di studio ideali per gli astronomi a caccia di molecole nello spazio. Telescopi come Apex, che fanno osservazioni di luce di lunghezze d'onda millimetriche e inframillimetriche, sono perfetti per rivelare i segnali di queste molecole.
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Web, copyright, libertà e manette

“Se la conoscenza deve essere aperta a tutti, perché mai limitarne l’accesso?”. Ecco, questo è il fulcro del dibattito di questi giorni riguardante i provvedimenti dell'AgCom, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni nei confronti del World Wide Web, ciò che state usando in questo momento.
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Il tessuto dello spazio, come minuscoli granelli di sabbia

FUTURO - La teoria della relatività generale di Einstein descrive le proprietà della gravità e assume che lo spazio sia un tessuto liscio e continuo. D'altra parte, la teoria quantistica, che con la relatività generale non sembra andare molto d'accordo, suggerisce che lo spazio dovrebbe essere granulare a scale molto piccole, come la sabbia di una spiaggia. Una dei problemi principali della fisica contemporanea è conciliare questi due aspetti in un'unica teoria della gravità quantistica. Ora, Integral ha stabilito nuovi e più precisi limiti alle dimensioni di questi 'grani' quantistici dello spazio, mostrando che essi sono molto più piccoli di quanto alcune teorie della gravità quantistica suggerirebbero. Lo studio che ha permesso di arrivare a queste conclusioni, effettuato da Philippe Laurent e colleghi del Commissariat à l'énergie atomique di Saclay, non lontano da Parigi, è stato pubblicato sull'ultimo numero di Physical Review D.
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Nasce il laser vivente: merito di una medusa

FUTURO - La notizia di un laser vivente sembra venire fuori da un fumetto o da un film di fantascienza: eppure è proprio quanto hanno inventato due ricercatori del Wellman Center for Photomedicine del General Hospital del Massachusetts, Stati Uniti. In un rapporto che sarà presto pubblicato sulla rivista Nature Photonics, e di cui si è avuta un'anticipazione online, i due ricercatori, Malte Gather e Seok Hyun Yun, spiegano come una singola cellula geneticamente modificata in modo da esprimere una proteina verde fluorescente (detta Gfp) possa essere usata per amplificare...
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Robert J Sawyer: un altro Flashforward?

Robert J Sawyer è uno dei più interessanti scrittori di fantascienza contemporanei. Dimenticatevi però astronavi, robot, mostri e spade laser: i suoi romanzi sono ambientati in un presente o in un futuro prossimo verosimili, partendo quasi sempre da spunti scientifici o tecnologici reali Canadese, vincitore dei premi Nebula e Hugo Award, Sawyer ha fatto parlare di sé anche per Flashforward, l’omonima serie televisiva basata su un suo romanzo. Ora la sua ultima trilogia, intitolata WWW (Wake, Watch, Wander), sbarca anche in Italia, e ha confidato ad Oggiscienza che presto dai tre romanzi sarà tratta un’altra serie tv. Ci ha anche svelato di aver appena finito un altro romanzo, di cui ci anticipa la storia.
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Cellule cerebrali create senza passare dalle staminali

FUTURO - Per la prima volta, un gruppo di ricercatori dell'università di Lund, Svezia, è riuscito a creare tipi specifici di cellule nervose, partendo da cellule di pelle umana. Riprogrammando cellule del tessuto connettivo dette fibroblasti in cellule nervose, si è aperto un nuovo campo con grandi potenzialità per quanto riguarda i trapianti cellulari. La scoperta rappresenta un cambio fondamentale nel modo di guardare alla funzione e alle capacità delle cellule adulte. Prendendo cellule adulte come punto di partenza, invece che cellule staminali, i ricercatori svedesi evitano anche gli spinosi dilemmi etici legati alla ricerca sulle cellule staminali embrionali. Questo è un punto particolarmente significativo soprattutto in un paese come l'Italia, dove il mancato raggiungimento del quorum al referendum del giugno 2005 su temi di bioetica, con la Chiesa cattolica schierata compattamente a difesa dell'astensione, non ha permesso l'utilizzo delle cellule staminali embrionali nella ricerca scientifica
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