COSTUME - Il mercato dell’auto conta. Basta vedere (e in questi giorni ahimè la vicenda diegli stabilimenti di Pomigliano sta focalizzando l’attenzione dell’intera nazione) quanto è presente sulle pagine dei giornali. È un mercato che ha costituito nel secolo scorso uno dei più importanti settori nell’economia dei paesi industrializzati. Oggi si dice, è in declino, complice la crisi economica. Certo è che in qualche modo questo settore “pesante” inizia a incarnare meno lo spirito del tempo. L’automobile, mezzo costoso, comincia forse a vacillare anche come status symbol - anche se la mania per i SUV mi fa venire qualche dubbio in proposito -. Eppure dati alla mano, il settore è in forte calo, e molte compagnie automobilistiche stanno cerando di reinventarsi tracciando nuove rotte occupando nuove nicchie.
Ringraziando il cielo, una delle nicchie adocchiata dai grandi produttori è quello delle auto ecologiche, per catturare quella grossa fetta di possibili acquirenti preoccupati per il riscaldamento globale, la vivibilità degli ambienti urbani, l’ambiente in genere. È possibile dunque che nei anni vedremo in giro sempre più auto elettriche (sarà questo il nuovo status symbol del millennio?)
Dal 7 al 9 ottobre si svolgerà a nord di Roma la quinta edizione della gara internazionale di veicoli alternativi, costruiti da studenti e giovani ingegneri di tutto il mondo. È l’occasione per vedere in pista le nuove tecnologie del trasporto sostenibile.