archiveC. elegans

OpenWorm

Quando si pensa agli organismi modello, subito dopo il moscerino Drosophila melanogaster viene in mente il nematode Caenorhabditis elegans. Una delle caratteristiche che lo rende un animale davvero perfetto per il laboratorio, come se non bastasse che è trasparente e che si può "surgelare", è che nello sviluppo embrionale possiamo seguire il destino di ogni singola cellula che costituisce un individuo adulto dei due sessi (959 per gli ermafroditi, 1031 per i maschi). Nel 1998 è stato anche il primo animale ad avere il genoma totalmente sequenziato: insomma un animale che conosciamo davvero bene, ma sarà sufficiente per crearne una versione totalmente artificiale?

La mente del nematode

IL PARCO DELLE BUFALE - I lettori scettici sono pregati di cliccare immediatamente su questo link. Quelli che si fidano della custode proseguano pure. Il mistero del colorante-elisir di lunga ROMA – Un colorante giallo usato molto nei laboratori per riscontrare la malattia di Alzheimer, la Tioflavina T , si è rivelato una sostanza allunga-vita dei vermetti di laboratorio del 50%, rallentando il decorso della demenza senile (Alzheimer) negli animali. La custode è pronta a credere che molti animali hanno una coscienza e sospetta che rimorda quelli che le fanno compagnia.Tuttavia su Nature ha trovato solo il resoconto di un bell'esperimento di Silvestre Alvarez e altri ricercatori coordinati da Gordon Lithgow del Buck Institute for Research on Ageing di Novato, in California. Parte dalla teoria secondo la quale le placche dell’Alzheimer - delle proteine (amiloidi beta) difformi che s’attaccano l’una all’altra e poi a tutto quello che trovano nel neurone - si creino per mancanza di “chaperones”, altre proteine che ridanno a quelle storte la forma giusta e se non ci riescono le eliminano. E si pensa che per effetto dell'invecchiamento le chaperones diminuiscano e non bastino più a svolgere la propria funzione.