Un bosone tira l’altro
CRONACA - Ieri i fisici del Fermilab hanno annunciato i risultati di due nuove (e indipendenti) misure di precisione sul bosone W. La notizia è importante perché ha conseguenze sull'altro bosone, il ricercato n.1 della fisica contemporanea, l'"Higgs", la particella teorizzata e ancora mai osservata che ci potrebbe raccontare l'origine del nostro Universo, proprio quel bosone per cui è stato costruito LHC. Per cercare il bosone di Higgs gli scienziati di tutto il mondo stanno praticando due strade: quella della misuazioni dirette alla ricerca della particella e quelle "di precisione" indirette, e cioè su altre particelle (già osservate) che potrebbero essere influenzate dall'esistenza dell'Higgs.
Le due misurazioni rese pubbliche ieri alla conferenza INFN a La Thuile in Val D'Aosta ricadono nella seconda categoria. Sono il risultato di anni di lavoro di due progetti indipendenti (CDF e DZero). Le due misurazioni stimano che la massa del bosone W si trovi a 80375 +/- 19 MeV/c2 (CDF) e 80375 +/-23 MeV/c2 (DZero). La combinazione delle due misurazioni, insieme ad altre osservazioni precedenti di Tevatron, producono un dato medio di 80387 +/- 17 MeV/c2, con una precisione dello 0,02 percento, mai raggiunta prima