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CULTURALIBRI

Libri: un amore… quantico

Così ha inizio Quantic Love, un libro per ragazzi che parla di scienza e d'amore. La storia si dipana tra gli edifici del CERN, il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare e intreccia le vicende di Laila, studentessa che trova un lavoretto estivo al CERN, il giornalista Alessio e Brian, un giovane ricercatore americano.

Il bosone c’è e si vede

CRONACA - Il bosone di Higgs esiste ed è stato finalmente trovato! «I think we have it. Do you agree?». Si conclude con queste parole divertite, pronunciate da Rolf-Dieter Heuer, direttore generale del CERN, lo storico – possiamo ora dirlo – incontro che si è svolto questa mattina a Ginevra. Il bosone di Higgs, questa misteriosa particella senza la quale la materia come noi la conosciamo non esisterebbe e che per molti anni i fisici hanno inseguito senza sosta, è stata finalmente trovata e la fisica compie così un balzo in avanti. La notizia dell’annuncio di una possibile grande scoperta era nell’aria da qualche giorno. La sala conferenze del CERN, il più grande laboratorio di fisica delle particelle del mondo, era questa mattina gremita di persone in trepidante attesa. A loro si univano migliaia di utenti collegati via web per assistere all’evento in diretta streaming. Anche sui social network si percepiva in tempo reale l’eccitazione generale: molti ammettevano di non avere ben chiara l’idea di cosa si stesse parlando ma c’era il desiderio di esserci comunque, di partecipare.

Nessuna infrazione al limite di velocità

CRONACA - E dopo tutta la bagarre, smentite e contro smentite, la calma pare essere stata ristabilita. I famosi neutrirni superveloci (quelli che al tempo ricevettero complimenti dell'allora ministro dell'istuzione Mariastella Gelmin, sì quello che secondo lei avrebbero viaggiato nel tunnel Gransasso/CERN) avrebbero in realtà rispettato i limiti di velocità imposti dalla relatività di Einstein. La misurazione "deviante" eè da imputare a un errore sistematico, che non è stato facile scovare ma alla fine tutto è stato chiarito. Il CERN ne dà oggi notizia con questo comunicato. Crediti immagine: Argonne National Laboratory

Il secondo neutrino TAU

CRONACA - Gli scienziati dell'esperimento OPERA, durante una conferenza in Giappone, hanno annunciato ieri di aver compiuto la seconda osservazione di un neutrino "mutato" TAU, ne dà ora notizia un comunicato di INFN. La prima osservazione di un neutrino TAU era stata fatta sempre da OPERA nel 2010. Il comunicato spiega che questa osservazione è un passo importante per il raggiungimento dell'obiettivo del progetto che è quello di osservare l'oscillazione dei neutrini, che nel loro percorso fisico mutano in tipi diversi. Osservare i neutrini è molto difficile, per via della loro massa minima. L'esperimento OPERA utilizza i 730 chilometri di distanza (e di roccia attraversata) fra i Laboratori Nazionali del Gran Sasso e il Cern, dove il fascio di neutrini muonici, creato dall'acceleratore, viene sparato. Al Gran Sasso i neutrini vengono "fotografati" nelle loro interazioni (rare) con la materia.

Dettagli sugli errori di misurazione (di nuovo neutrini)

CRONACA - Doveva esserci un errore. Questa è stata la reazione 'di pancia' di un gran numero di fisici alla notizia, nel settembre scorso, che delle particelle subatomiche, i neutrini, sembrassero viaggiare più veloci della luce, in violazione della teoria della relatività di Einstein. La maggior parte dei fisici delle particelle sospettò che questa anomala velocità dei neutrini fosse il prodotto di errori nell'apparato sperimentale, ma suggerì che questo errore fosse difficilente percettibile, e nascosto nei dettagli della misura. Se un errore c'era, i fisici avvertirono, sarebbe potuto rimanere nascosto per sempre. Del resto, la storia della scienza non è nuova a risultati anomali che, rigettati dopo la mancata replicazione in esperimenti successivi, non sono però mai stati spiegati. L'errore ci sarebbe. Uno, secondo quanto riporta il sito web Science Insider, che fa capo all'American Association for the Advancement of Science (AAAS); due, secondo quanto riporta il comunicato stampa appena pubblicato dal gruppo dell'esperimento Opera del Cern (una collaborazione del centro ginevrino di cui fa parte anche l'Istituto nazionale di fisica nucleare italiano) e ripreso dalla rivista Nature. I punti significativi dei comunicati si possono trovare, in italiano, su OggiScienza (qui quello di Science Insider, e qui quello del Cern).

Bacchetta prontamente (ancora neutrini)

CRONACA - Faccio subito ammenda... Non appena pubblicato il lancio di Science Insider (poco fa, vedete il pezzo qui sotto...) uno dei pronti fisici della SISSA mi ha subito scritto bacchettandomi. Mi cospargo il capo di cenere e ringrazio i nostri watchdog. Così mi scrive Stefano Liberati, astrofisico della SISSA di Trieste: Ti confesso che credo che da parte nostra ci dovrebbe essere più cautela rispetto a siti popolari. Quello di Science Insider è un gossip anonimo, non ci sono dati ufficiali. Guarda per esempio come da la notizia il blog di Nature... Nota che ci sono due possibili correzioni trovate dalla collaborazione di Opera che vanno in direzione opposta nel correggere il risultato. È probabile, come tutti ci aspettiamo, che alla fine "l'anomalia" vada via, ma in assenza di nuove misure e data analisi non mi affretterei a dare giudizi/titoli tranchant…
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