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Bottle Theatre

Amburgo, quartiere di St.Pauli, a ovest del centro cittadino, affacciato sul fiume Elba. Fin dal XVII secolo centro di divertimento per marinai, oggi quartiere a luci rosse e culla del movimento punk tedesco con una forte tradizione musicale, tanto che i Beatles vi vissero e vi suonarono prima di diventare famosi.

L’imballaggio vive due volte…

AMBIENTE - Non si butta via niente, o quasi. Nel 2011 sono stati recuperati 3 imballaggi su 4, il 140% in più rispetto al 1998 quando i rifiuti di imballaggio destinati al recupero erano solo il 33,2%. A fornire le cifre è il Consorzio Nazionale Imballaggi. L’anno scorso sono state recuperate a 8,58 milioni di tonnellate di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro su un totale di 11,47 milioni di tonnellate di imballaggi prodotti. Di queste 7,4 tonnellate sono state avviate al riciclo, l’1,1% in più rispetto al 2010. Carta e acciaio sono stati i materiali più riciclati, con percentuali del 79,2% e del 75,9%. Parte dei materiali recuperati sono stati poi riutilizzati per produrre nuovi imballaggi: si stima che nel 2011 circa il 37% delle materie prime impiegate per produrli sia derivato da materiale da riciclo. Il 13% degli imballaggi recuperati è stato, invece, utilizzato come combustibile per produrre energia. Analizzando i dati relativi al periodo 1998-2011 si nota un’inversione di tendenza positiva. Si è infatti registrata una crescita notevole dei rifiuti avviati a recupero che sono passati dal 33,2% al 74,8%, con una conseguente riduzione dei rifiuti di imballaggio destinati a smaltimento scesi dal 66,8% al 25,2%. Ma la sfida continua. L’Italia dovrà potenziare le attività di prevenzione e riduzione dell’impatto ambientale degli imballaggi in modo da rispettare la Direttiva europea sui rifiuti del 2008 che fissa, in particolare, gli obiettivi di riciclo dei materiali al 2020. Crediti immagine: Laura Pulici