CRONACA - Su Nature esce una ricerca di Yael Grosjean et al. di Lausanne (CH), Dijon (Francia) e Cambridge (UK) sugli amori della Drosophila melanogaster. Un po' come i premi IgNobel, prima fa sorridere e poi pensare - sopratutto le persone di sesso femminile - ai meccanismi affinati in alcune specie e non in altre nel corso dell'evoluzione.
Da presidente del Drosophila melanogaster’s Genetics & Neurosciences Fan Club, la scrivente è consapevole che potrebbe nutrire un pregiudizio favorevole a quell'organismo. Per non esagerare con l'entusiasmo, si limita pertanto a tradurre dall'originale con poche precisazioni (link aggiunti):
Descriviamo qui una nuova funzione di corteggiamento svolta dal ricettore ionotropico 84a (IR84a), un membro della famiglia dei recettori chemiosensori ionotropici del glutammato, in una popolazione - non caratterizzata in precedenza - di neuroni olfattivi positivi per il gene FRU maschile