Il colibrì, inaspettato e operoso seduttore
Chi avrebbe mai immaginato che, con un piumaggio già così sgargiante, il colibrì codalarga si impegnasse in picchiate a effetti speciali per conquistare la femmina?
WHAAT? Il venerdì casual della scienza – C’è chi prende il corteggiamento seriamente. Molto, molto seriamente. Come non pensare all’appariscente e maestosa coda agitata dal pavone, o alle incredibili costruzioni dell’uccello giardiniere. Molti comportamenti stimolano più sensi contemporaneamente, rendendo più difficile per i biologi quantificarli. Anche i colibrì non sono da meno, in quanto a performance raffinate: i maschi di diverse specie si esibiscono in un corteggiamento fatto di tuffi e picchiate spettacolari di oltre 30 metri.
Il colibrì codalarga (Selasphorus platycercus), in particolare, nel tempo che noi impieghiamo a sbattere le palpebre, è in grado di generare suoni intensi con le penne della coda e mostrare i colori iridescenti del suo collare, sincronizzando il tutto con la sua massima velocità orizzontale. Sulla rivista Nature Communications sono stati pubblicati i risultati su velocità, suoni e colori delle loro esibizioni studiate da alcuni biologi dell’Università di Princeton nel Rocky Mountain Biological Laboratory in Colorado.
Lo studio
“Le picchiate sono delle imprese davvero incredibili per uccelli così piccoli”, sostiene Benedict Hogan, ricercatore associato in ecologia e biologia evolutiva, oltre che primo autore del studio. “Sappiamo da lavori precedenti che i maschi possono raggiungere velocità molto elevate. Loro combinano quella velocità con affascinanti rumori prodotti dalle penne delle ali e della coda, e, ovviamente, con il loro piumaggio luminosamente iridescente”. Ma come fanno queste diverse componenti a incastrarsi tra loro, e come appare a una femmina una di queste picchiate?
Per questo sono stati filmati ed è stato registrato l’audio di 48 tuffi effettuati da maschi selvatici di colibrì codalarga. Poi, grazie a software di tracciamento, vengono stimate traiettorie e velocità durante le picchiate, combinate con il preciso momento in cui producono un brusio meccanico con le penne della loro coda. Per i colori iridescenti del piumaggio, però, era difficile estrapolare informazioni dai video, così il team di ricerca si è recato presso il Museo americano di storia naturale di New York (esatto, proprio quello del film “Una notte al museo” con Ben Stiller e Robin Williams). Lì hanno effettuato fotografie con diverse angolature – e con una macchina sensibile anche ai raggi ultravioletti – di alcuni esemplari di colibrì codalarga presenti nel museo. Questi uccelli, infatti, sono tetracromatici, ovvero possiedono quattro coni fotorecettori sulla retina (invece che tre, come noi) e uno di questi è sensibile alle lunghezze d’onda ultraviolette. Così, combinando le fotografie con un modello della visione a colori dei colibrì e con i dettagli del loro percorso a U, i ricercatori sono stati in grado di farsi un’idea di come appaiano all’occhio della femmina le piume iridescenti della gola del maschio durante le picchiate.
Quello che hanno scoperto è che succede tutto quasi contemporaneamente, in una vera e propria esplosione di sensazioni: prima il maschio inizia con il brusio generato dalla coda. Poi, le piume sulla sua gola, color rosso brillante, diventano visibili alla femmina, cambiando rapidamente in nere a causa della velocità e dell’orientamento: è in questa fase che il volatile raggiunge la massima velocità orizzontale. A causa dell’effetto Doppler, la femmina avvertirà anche un cambiamento nel suono prodotto dal maschio, che le sembrerà più acuto quando si avvicina e più grave quando si allontana (per lo stesso principio per cui sentiamo cambiare il tono della sirena di un’ambulanza).
Tutti questi fenomeni si verificano in una finestra di 300 millisecondi – circa la durata di un nostro battito di palpebre. Ma la tempistica dell’esibizione è davvero importante? Questo aspetto dev’essere ancora approfondito, per il momento si può solo ipotizzare che i movimenti rapidi e sincronizzati del maschio forniscano informazioni sullo stato di salute del maschio, oppure che siano semplicemente legati alle preferenze estetiche della femmina. La tempistica e il movimento, comunque, sembrano davvero fondamentali nei segnali di corteggiamento e sarà interessante cercare di capire come si sono evoluti. Forse qualcuno potrebbe rivedere un po’ la sua strategia di semplici rose e cioccolatini…
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