CRONACA - No, non si tratta di una tassa sui chili di troppo che avete accumulato negli ultimi mesi, ma una aumento del prezzo dei cibi ad alto contenuto di grassi, per scoraggiarne l'acquisto. In periodo di crisi è facile che spuntino nuove tasse per riempire le casse dello Stato (e alleggerire le tasche dei contribuenti) . È di pochi giorni fa la notizia che la Danimarca ha istituito la nuova fat tax: una tassa che colpisce i cibi con un contenuto superiore al 2,3% di grassi saturi. L'aumento è in vigore dal primo ottobre e da 13 giorni i cittadini danesi devono pagare 16 corone in più (che corrispondono a 2,15 euro) per ogni chilo di grassi saturi degli alimenti. E dopo neanche due settimane già altri governi pensano di copiare l'idea, come David Cameron che vorrebbe importarla anche in Gran Bretagna.