Fermare il mercato nero dell’avorio, una manciata di elefanti alla volta
Negli anni l’interesse degli esseri umani per l’avorio ha abbondantemente superato gli sforzi per impedire l’assassinio degli elefanti: zanne strappate per fabbricare gioielli, tasti di pianoforti, oggetti religiosi, souvenir, amuleti, manici di pugnali o pezzi d’arte. Un materiale pregiato e pagato a caro prezzo, quello del sangue, e a peso d’oro: solo nel 2012 infatti la stima è stata di 96 elefanti cacciati di frodo ogni giorno, per rispondere alla crescente richiesta d’avorio, in particolare modo da parte dell’Asia.