FUTURO - Eric Lannan si sta laureando in ingegneria meccanica al RIT (Rochester Institute of Technology), ma la sua tesi non mancherà di attirare l'attenzione di chimici e biologi (e imprenditori). Lo studente ha infatti messo a punto un procedimento che non solo permette a comunissime alghe di ripulire acque inquinate ma, allo stesso tempo, di produrre biocombustibile.
Le alghe del genere Scenedesmus sp. sono normali alghe d'acqua dolce: unicellulari e ad abito coloniale, prosperano (come tutte le piante) in presenza di fosfati e nitrati. Infatti, è l'eccesso di questi composti, di solito a causato dagli scarichi domestici e industriali, a determinare il fenomeno dell'eutrofizzazione, cioè la crescita sproporzionata di organismi fotosintetici che può danneggiare gravemente gli ecosistemi acquatici.
AMBIENTE - Vivere in acque azzurre, dieta vegetariana a base di alghe e poi rischiare la vita per l’insorgenza di un tumore. La sopravvivenza della tartaruga verde (Chelonia mydas) nell’arcipelago delle Hawaii, ma anche in Australia e ai Caraibi, è minacciata da una sindrome, nota dal 1938, la Fibropapillomatosi. La malattia è caratterizzata dalla presenza di fibropapillomi esterni, masse tumorali esterne grandi come palline da tennis.