È stata da pochi giorni presentata dalla Commissione Europea la nuova proposta strategica per il clima e il settore energetico (entro il 2030 riduzione del 40% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai dati del 1990 e produzione del 27% di energia da fonti rinnovabili). Ne abbiamo parlato con Gianfranco Padovan, presidente di Energoclub, associazione impegnata nella promozione delle rinnovabili in Italia.
AMBIENTE - Tempi di crisi, anche per le energie rinnovabili. Nel 2012 gli investimenti a livello mondiale sono diminuiti dell'11% passando dal record 2011 di 302 miliardi a 268,7 miliardi di dollari. Secondo lo studio realizzato da Bloomberg New Energy Finance sono stati soprattutto i tagli agli incentivi, decisi praticamente da tutti i Paesi più sviluppati, e le incertezze normative a causare le maggiori flessioni
AMBIENTE - Occhi puntati sul fotovoltaico. Tra le energie verdi, quella prodotta dal sole continua a crescere. Secondo i dati presentati al SolarExpo di Verona, l’Italia con oltre 9.000 MW installati è stato il primo Paese nel 2011 in termini di nuova capacità di energia fotovoltaica connessa alla rete, superando anche la crescita della Germania che detiene il primato in Europa.
Oggi il fotovoltaico contribuisce per il 31% alla produzione di energia da fonti rinnovabili: gli oltre 340mila impianti presenti nel nostro Paese producono circa 11 TWh/anno di energia elettrica
Il Quotidiano di Alessandria ha ripreso pari pari un comunicato in cui il Comitato Italiano per il Rilancio Nucleare impartisce al Ministro per l'ambiente una lezione sulla forza di gravità.
Nel rispettare la decisione della maggioranza degli elettori, il prof. Corrado Clini sembra aver deluso le speranze di Rilancio suscitate dalla sua appartenenza all'Istituto pro-nucleare Bruno Leoni. La sua richiesta di più ricerca per migliorare le prestazioni delle celle fotovoltaiche ha suscitato invece il sarcasmo del Cirn come si evince dai toni battaglieschi:
AMBIENTE - Nei prossimi mesi il nuovo Ministro per l'Ambiente dovrà lavorare a un piano energetico nazionale. Un buon esempio da Casalecchio di Reno dove nasce una cooperativa per incentivare le rinnovabili.
"Tagliare le emissioni di gas serra" è questo l’obiettivo principale del nuovo ministro dell’Ambiente Corrado Clini, secondo il quale dovranno essere maggiormente integrate politiche energetiche, del trasporto e delle infrastrutture ma non solo, le politiche ambientali dovranno intrecciarsi con tutte le politiche degli altri dicasteri. Soliti proclami o inversione di tendenza? Sicuramente c’è molto da fare. Un piano nazionale per il taglio delle emissioni dovrà però andare pari passo con un piano energetico, tutt’ora assente nel nostro Paese.
AMBIENTE - Di questi tempi, dove crisi economica e problematiche ambientali sembrano intrecciarsi e ostacolarsi a vicenda, è ancora lontana l'idea di una "gestione comunitaria" dell'energia. Eppure, proprio nel nostro Paese, qualcosa si sta muovendo. Nella zona del Triveneto, da pochi mesi è partita l'esperienza dei GAF (Gruppi d'acquisto fotovoltaico) (http://www.bollettagratis.org/Home.html) che hanno già coinvolto più di 300 famiglie. Abbiamo intervistato Enrico Mason, laureato in scienze ambientali, uno dei coordinatori del progetto.
AMBIENTE - La quota dei 10.000 MW è stata raggiunta: è questa la potenza fotovoltaica installata oggi in Italia con il sostegno degli incentivi del conto energia. Secondo gli ultimi dati del contatore fotovoltaico del Gestore Servizi Energetici nel nostro Paese sono attivi più di 270.000 impianti. La maggior parte sono entrati in esercizio tra il 2007 e il 2010 con il Secondo Conto energia. Ma anche il Quarto Conto energia, partito lo scorso giugno, sta andando bene: più di 25.000 nuovi impianti attivi per una potenza di oltre 1.600 MW. Non solo, dall’inizio del 2011 sono già entrati in esercizio 6.500 MW e nell’ultimo anno (agosto 2010- agosto 2011) la potenza installata derivante dal fotovoltaico è cresciuta da 2.000 MW a 10.000 MW. Secondo le ultime stime, il numero degli impianti potrebbe attestarsi per la fine del 2011 intorno ai 350.000, con una potenza installata di 12.000 MW
ECONOMIA - Depressi per le notizie sull'inquinamento di fiumi e coste da parte della Exxon, sulle centrali nucleari fermate dalle meduse o da un temporale, sul prezzo del petrolio che continua a salire? Potrebbe rincuorarvi l'analisi dell'agenzia Bloomberg elaborata per conto del Programma per l'ambiente delle Nazioni Unite. Mostra una tendenza crescente alla sostenibilità, alla creazione di posti di lavoro e alla diffusione di nuove competenze tecnologiche. Dall'inizio del secolo, la tendenza ha subito un'unico rallentamento. Con la crisi economica del 2008 e il basso prezzo del metano, gli economisti avevano previsto un "vistoso calo degli investimenti". Invece
sono intervenuti nuovi giocatori: i governi e le banche per lo sviluppo. Perciò nel 2009 gli investimenti hanno avuto un piccolo incremento del 4% per un totale di 186 miliardi di dollari. Nel 2010 il settore è tornato al torrido tasso di crescita precedente con 243 miliardi di nuovi capitali, due volte quelli del 2006 e quasi cinque volte quelli del 2004.
Rispetto al 2009, la Cina ha aumentato i propri investimenti del 28%, per un totale di 48 miliardi di dollari quindi resta il leader mondiale, ma rispetto al proprio Pil, altri paesi emergenti sono stati torridi anch'essi: